Via libera alla riorganizzazione del settore zootecnico e in particolare alle regole della riproduzione animale. L’approvazione allo schema di decreto legislativo è arrivata oggi dal Consiglio dei Ministri, come fa sapere il ministro delle politiche agricole alimentari. ”Continuiamo a lavorare per rafforzare la zootecnia italiana – ha detto il Ministro Maurizio Martina – il miglioramento genetico, attività cardine del sistema allevatori, è un investimento strategico di lungo periodo, con effetti per tutta la filiera produttiva. Viene assicurata la produzione di latte, carne e derivati con i più elevati standard di sicurezza e qualità, valorizzando la biodiversità delle nostre produzioni zootecniche”. Il provvedimento garantirà un adeguamento delle normativa alla disciplina comunitaria, la liberalizzazione dei servizi legati al miglioramento genetico animale, la semplificazione dei modelli organizzativi e la riorganizzazione e la valorizzazione delle banche dati raccolte negli allevamenti zootecnici italiani.
Il Ministero delle Politiche agricole fa sapere che sono sono sette le principali novità contenute nello schema del decreto approvato oggi, finalizzato a raggiungere gli obiettivi stabiliti dalla Politica agricola comune e dalle norme nazionali in materia. Il riconoscimento degli ‘Enti selezionatori’, se in possesso di determinati requisiti, quali soggetti deputati alla realizzazione e gestione di programmi genetici. La gestione dei libri genealogici e dei registri anagrafici sono un necessario strumento della conservazione della biodiversità animale e della valorizzazione delle razze autoctone. L’iscrizione ai libri genealogici e ai registri anagrafici costituisce elemento fondamentale per l’individuazione della razza e per la certificazione d’origine. La specializzazione delle attività e della separatezza delle funzioni tra la raccolta dati zootecnici nelle aziende e loro elaborazione ai fini della selezione da parte degli Enti selezionatori. Il riordino del sistema di raccolta e gestione dei dati in allevamento, con particolare riguardo agli aspetti legati alla unicità e multifunzionalità del dato raccolto e alle modalità di accesso da parte di terzi. la costituzione di una Banca Dati Unica Zootecnica a livello nazionale e la definizione da parte del Ministero delle Politiche agricole delle modalità di accesso ai relativi dati. La costituzione di un Comitato nazionale zootecnico (Cnz), con compiti di regolazione, standardizzazione e di indirizzo dell’attività di raccolta dati negli allevamenti e di programmazione della politica di settore.