Zootecnia di precisione, come ridurre l’impatto ambientale: gli strumenti della nuova Pac

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in foto Cia Campania, chiusura di Campanialleva. Foto di gruppo con l'assessore regionale all'Agricoltura, Nicola Caputo

 La zootecnia di precisione e consulenza specialistica. E l’impatto della nuova Pac sugli allevamenti. Sono i due temi di un workshop organizzato da Cia Campania, inserito nel quadro della fiera zootecnica CampaniAlleva, la più grande fiera zootecnica del Mezzogiorno, che si è svolta a Benevento dal 14 al 16 aprile.

Zootecnia di precisione, dunque. Un argomento destinato a divenire in breve centrale dinanzi alla esigenza di razionalizzare l’alimentazione animale, in vista sia di un maggiore benessere dei consumatori che della riduzione dell’impatto ambientale delle mandrie. Connesso a questo aspetto, la “rivoluzione” in fatto di pagamenti diretti che si prospetta con l’adozione della Pac 2023-2027.

Dopo i saluti di Carmine Fusco, il dibattito moderato da Pasquale Spitaletta registra gli interventi di Mario Grasso, direttore della Cia Campania e di Domenico D’Amato, direttore del Centro di Assistenza Agricola Cia Agricoltori Italiani. Entrambi si soffermano su alcune criticità della riforma della Pac 2023-2027, che sostiene l’agricoltura nello sforzo di fornire un contributo molto più incisivo al conseguimento degli obiettivi del Green Deal europeo, in particolare con obiettivi ambientali più ambiziosi. A Vincenzo De Lucia della Regione Campania, che per l’ente di Palazzo Santa Lucia opera sui temi zootecnici nella Commissione Politiche Agricole della Conferenza Stato Regioni, va il compito di condividere alcune modifiche da apportare ai bandi Complemento di sviluppo rurale per la Campania 2023-2027 e porta un contributo anche sulla discussione in atto al Masaf sulle misure da adottare per il comparto zootecnico.

Interviene poi Giuseppe Iovane, docente di Malattie infettive degli animali domestici dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” e membro del Comitato tecnico scientifico sul benessere animale, che mette a fuoco il tema del benessere animale, anticipando i chiarimenti e le soluzioni che sta portando nel comitato tecnico scientifico interministeriale. Fuori programma il gradito intervento di Maria Passari, direttrice generale alle Politiche agricole di Regione Campania.

Il dibattito prende in esame gli obiettivi della nuova Pac, che vanno dal miglioramento del benessere animale, all’innalzamento della qualità delle produzioni agroalimentari, fino al contrasto del fenomeno dell’antimicrobico resistenza (AMR) e ad una maggiore trasparenza del mercato agroalimentare.

Segue un’analisi di impatto dell’applicazione dell’ecoschema 1, che – al primo livello di sostegno – prevede, in aggiunta al pagamento di base della Pac, un premio per la riduzione degli antibiotici, pagato annualmente in somma variabile per ogni unità di bestiame adulta presente in allevamento, con l’obiettivo di ridurre l’antibiotico resistenza negli animali. Tale pagamento è previsto per qualsiasi tipologia di allevamento.

Viene poi affrontato l’impatto del secondo livello di sostegno dell’ecoschema 1 che prevede invece degli elevati premi per soli bovini e suini con pascolo: modalità di allevamento che migliora il benessere delle mandrie, la qualità dei prodotti zootecnici e riduce l’impatto sull’ambiente. Si tratta di una importante occasione per gli allevatori di bovini e suini delle aree interne.

Particolare attenzione viene dedicata alla misura Aca 30 del Piano Strategico della Pac sul benessere animale e la Certificazione SQNBA e le demarcazioni di questa misura con l’ecoschema 1.

CampaniaAlleva Expo 2023: scheda
È la prima edizione della più grande fiera zootecnica del Sud Italia, organizzata dall’AACM – Associazione Allevatori Campania Molise, che ospita la 36° Mostra Nazionale Bovini di razza Marchigiana, la 17° Mostra Nazionale Bovini di razza Podolica, la Mostra Interregionale Bovini di razza Pezzata Rossa Italiana, la Mostra Interregionale Cunicola, la Mostra Avicola regionale, l’esposizione del Cavallo Agricolo Italiano TPR e delle razze equine campane e molisane: Napoletano, Persano, Salernitano e Pentro, l’esposizione Canina e l’esposizione “Il Mondo dell’Allevamento Custode”.
 Gli allevatori sono giunti da nove regioni italiane, dal Piemonte alla Sicilia.