“Essere solidali nei confronti di uno stato sovrano che è stato aggredito con un’azione militare da tutti noi già ampiamente condannata, non significa dover assecondare una propaganda mirata ad alzare il tiro su richieste incessanti di interventi bellici come la no fly zone o l’invio di truppe che comporterebbero per l’Italia e l’Europa l’ingresso ufficiale in un conflitto mondiale“. Lo dicono i parlamentari di Alternativa, che domani non saranno presenti in aula per l’intervento di Zelensky in Parlamento. ”È inaccettabile che invece di adoperarsi per realizzare una grande conferenza di pace e promuovere il dialogo tra i contendenti per giungere a un immediato cessate il fuoco, l’Italia invii armi in teatro di guerra e dia seguito alla spettacolarizzazione di una tragedia. Il presidente Fico dovrebbe inoltre mantenere un ruolo super partes, ossequioso delle istituzioni che rappresenta. Non certo organizzare eventi mediatici che avviliscono ancora una volta il parlamento, relegandolo a mero spettatore di un comizio tra il presidente Zelensky e Draghi senza possibilità di interazione alcuna”, proseguono. “Tutto questo avviene peraltro all’indomani di una drastica stretta sulla vita politica ucraina, con la sospensione di 11 partiti e forze parlamentari, cioè tutti coloro che non erano allineati al nazionalismo più oltranzista. In un confronto istituzionale appropriato, il parlamentare dibatte, non è ridotto ad arredo di scena in un contesto che rischia di sfociare nella rovina delle democrazie Europee”, conclude Alternativa.