Wycon, all’Interporto di Nola il nuovo quartier generale

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Un 2017 a ritmi serrati per Wycon cosmetics, che punta a chiudere l’anno con un network di 240 negozi monomarca, nuovi punti vendita all’estero, una sede avveniristica e il fatturato in progress. Merito anche della comunicazione, che non ha paura di osare, con la drag queen Bom Jean nel ruolo di testimonial. Gli headquarters di Wycon, che occupano una superficie di 5mila metri quadri, sono ora in un moderno edificio all’Interporto campano di Nola, che ha accolto gli oltre 100 dipendenti del marchio italiano di make up. La struttura, che si aggiunge al marketing & retail office di Milano, ospita un’ampia showroom concepita come un negozio e un doppio magazzino per ospitare le collezioni e le capsule proposte ogni mese dal marchio nei punti vendita italiani ed esteri. Un network che dovrebbe toccare la quota record di 240 vetrine a livello globale entro fine anno, secondo i progetti dell’azienda. Una meta a portata di mano, se si considera che oggi sono 200 le door, a cui solo nel mese in corso se ne aggiungeranno altre 18. In Italia sono 166 i negozi operativi, di cui 19 direzionali e 147 in franchising. In ascesa l’estero, a quota 32 store: vetrine che entro fine anno diventeranno il 20% sul totale, rispetto al 15% del 2016. Il focus è soprattutto sull’Est Europa (Russia, Serbia, Ucraina, Lettonia) e Medio Oriente (Libano, Iran e Kuwait), grazie a importanti accordi commerciali collettivi. In Europa la presenza è tramite i flagship nelle principali città, tra cui quelli di Anversa e Madrid a gestione diretta, oltre che attraverso l’e-commerce ufficiale, che raggiunge Francia, Spagna, Grecia, Germania, Portogallo. Fondamentale l’attenzione all’immagine: di recente è stato studiato un inedito layout dei punti vendita, ispirato al concetto dei cinque sensi. Un format di recente applicato al flagship in corso Vittorio Emanuele II a Milano, riaperto a inizio settembre con il nuovo look. Anche il giro di affari, che nel 2016 ha toccato quoata 60 milioni di euro (quasi al raddoppio rispetto ai 32 del 2015) continua a progredire: come fanno notare dall’azienda, nel secondo quarter dell’anno in corso il giro di affari ha avuto un’impennata del 47% rispetto all’analogo periodo di riferimento del 2016.