World Press Photo 2016: a Napoli 150 scatti dal mondo

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Centocinquanta scatti dei migliori fotoreporter di tutto il mondo a Villa Pignatelli di Napoli – Casa della fotografia: è World Press Photo 2016 la mostra inaugurata oggi (aperta fino al 27 novembre), visitata ogni anno da 4 milioni di persone. Autore della foto dell’anno, ‘Hope for a new life’, è il freelance australiano Warren Richardson che ha catturato l’attimo in cui un uomo fa passare un neonato attraverso il filo spinato lungo la frontiera tra Serbia e Ungheria, nell’agosto del 2015, quando il muro di protezione della zona non era stato ancora ultimato. “Quella notte, dopo cinque giorni in un campo profughi ho visto un gruppo di circa 200 persone che si muoveva nascondendosi tra gli alberi, lungo la barriera del filo spinato – racconta Richardson -. Le donne, i bambini e le persone anziane camminavano davanti. Abbiamo giocato tutta la notte al gatto e al topo. Erano circa le tre del mattino quando ho scattato la foto e senza utilizzare il flash per evitare che la polizia si accorgesse quella gente. Scattai al chiarore della luna”. Pubblicate su alcune delle testate internazionali più prestigiose come Time, Le Monde, New York Times, The Guardian, National Geographic le foto in mostra sono il meglio del fotogiornalismo internazionale. L’iniziativa arriva a Napoli, grazie a ‘Cime’ di Vito Cramarossa e Francesco Muciaccia e al loro accordo con la Fondazione olandese World Press Photo, in collaborazione con Polo museale della Campania e il patrocinio dell’ Ambasciata Olandese e Comune di Napoli. La Fondazione assegna un premio annuale, il più prestigioso del fotogiornalismo mondiale, e premi per le nove categorie del concorso: general news, spot news, contemporary issues, daily life, portraits, nature, sports. La questione siriana e la crisi dell’immigrazione in Europa sono stati il cuore dell’attualità internazionale dell’ultimo anno. Tra i fotografi selezionati anche due italiani: Francesco Zizola fondatore dell’agenzia fotografica Noor (che sarà a Napoli il 19 novembre), con la serie “In the same boat” (secondo nella categoria “Contemporary Issues”) e Dario Mitidieri con il progetto “Lost family portraits” (terzo premio nella categoria “People”). In programma anche seminari, letture portfolio e convegni. La mostra è aperta dal lunedì al venerdì ore 10-17; il sabato e la domenica ore 10-19; il martedì è il giorno di chiusura.