Vito Chimenti, il ricordo del Palermo Calcio

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(foto da bacheca Facebook di Palermo F.C.)

Il Palermo, con il presidente Mirri e tutta la famiglia rosanero, “piange la scomparsa” di Vito Chimenti, morto ieri pomeriggio, dopo il riscaldamento per la gara interna del Pomarico (Matera) contro il Senise. Era nello staff tecnico del Pomarico, formazione di Eccellenza Lucana. La storica bandiera del club in campo e fuori, amato da tutti i tifosi, abilissimo nella ‘bicicletta’ con cui saltava avversari e infiammava le platee di tifosi, era stato anche membro della Consulta d’indirizzo della societa’ rosanero in serie D e nel primo anno in serie C. Per Mirri “se ne va un amico del Palermo, un amico di chi ama il Palermo, un amico mio. Un animo gentile che ha sempre rappresentato l’amore per la nostra maglia e che non a caso abbiamo voluto anche omaggiare qualche anno fa con un’opera d’arte interamente dedicata a lui al Palermo Museum. Restera’ sempre con noi, come il ricordo della sua ‘bicicletta’, ormai parte della nostra storia”. L’allenatore rosanero Eugenio Corini e l’attaccante Matteo Brunori, nel post partita di Ascoli, hanno dedicato la vittoria di oggi proprio a Vito Chimenti. Chimenti era passato al Palermo nella stagione 1977-1978 in Serie B, dove gioca due stagioni ad alto livello con 29 reti complessive. I risultati con la squadra rosanero sono un sesto posto, un settimo posto e sconfitta nella finale di Coppa Italia 1978-1979, quando con un gol del bomber della ‘bicicletta’, al primo minuto di gioco, il Palermo era passato in vantaggio, sperando nel miracolo, ma perdendo poi la partita contro la Juventus.