Vincenzo Boccia nuovo presidente dell’Associazione italiana dell’Ordine nazionale della Legion d’Onore

13

Vincenzo Boccia, past president di Confindustria e già numero uno dell’Università Luiss Guido Carli, è il nuovo presidente dell’Associazione italiana degli Insigniti della Legion d’Onore.

Nominato Cavaliere della Legion d’Onore nel 2021 “per il lavoro svolto e il grande impegno profuso durante gli anni della Presidenza di Viale dell’Astronomia nel rafforzare i legami Francia-Italia tra industriali mettendo al centro del dialogo l’Italia e il Mediterraneo”, Boccia prende il posto dell’economista Anna Maria Tarantola, ex vice direttore generale della Banca d’Italia e già presidente della Rai, Ufficiale della Legion d’Onore dal 2014.

Il passaggio di testimone è avvenuto oggi, a Palazzo Farnese, sede dell’Ambasciata francese in Italia, alla presenza dell’Ambasciatore Martin Briens, la presidente uscente Anna Maria Tarantola, il neopresidente Boccia, l’Ambasciatrice presso la Santa Sede Madame Florence Mangin, la segretaria generale Françoise Marie Plantade, il tesoriere Marcel Patrignani, Yvonne Tarabal e Vincenzo Camporini, Gianni Letta, Giampiero Maioli, Umberto Vattani, Gabriele Galateri di Genola.

“Ho sempre sostenuto di sentirmi un cittadino europeo di nazionalità italiana e con questo spirito lavoreremo di concerto con l’associazione per aprire un dibattito in merito a una nuova stagione di riforme nell’interesse dell’Italia, della Francia e dell’intera Europa – afferma Boccia -. Aggiungeremo un secondo pilastro al piano Draghi che è molto chiaro nei fini e nelle strategie e va implementato in quella che si chiama ‘compatibilità tra strategia e struttura’ per dare risposta a una serie di quesiti: Quali riforme occorrono per permetterci di raggiungere quegli obiettivi? Come configurare una nuova governance europea? Quali comuni visioni di Italia e Francia servono per diventare un’avanguardia culturale che possa aiutare anche la Germania e gli altri Paesi a definire una stagione per una Europa protagonista? E, infine: quale sarà in questo contesto la nuova mission della Bce perché oltre alla difesa dall’inflazione possa occuparsi anche di sostegno allo sviluppo? La nostra associazione saprà fare da ponte per costruire percorsi comuni tra i due Paesi e i nostri partner”.

Ringraziando di cuore per il suo operato Annamaria Tarantola, l’Ambasciatore Briens ha sottolineato che ciò che lo ha colpito di più di Vincenzo Boccia, “è il suo impegno nei confronti dell’Europa, e il fatto che sia così convinto che le relazioni tra i nostri paesi siano, praticamente, destinate a nutrire l’Europa ed a esserne nutrite. Questo è esattamente lo spirito del trattato del Quirinale, di cui presto celebreremo il terzo anniversario”.

L’Ordine nazionale della Legion d’Onore, istituito il 19 maggio 1802 da Napoleone Bonaparte per rimpiazzare e integrare vecchi ordini reali preesistenti e poi passato alla Repubblica, è la più alta onorificenza conferita dallo Stato francese. Viene riconosciuta a donne e uomini, sia cittadini francesi sia stranieri, che si sono distinti per meriti straordinari nella vita militare e civile: generali e colonnelli, ma anche imprenditori di alto livello, impiegati eccellenti della pubblica amministrazione, campioni sportivi, artisti, professionisti.

L’Italia conta nomi celebri tra le schiere dei cinque i gradi dell’onorificenza (cavaliere, ufficiale, commendatore, grand’ufficiale e gran croce decorato di gran cordone): dirigenti d’azienda e manager del calibro del Ceo di Renault Luca de Meo, dello stilista Giorgio Armani e della past president di Confindustria Emma Marcegaglia. E ancora: dirigenti pubblici e diplomatici come l’ex presidente della Bce, Mario Draghi, Elisabetta Belloni, prima donna a ricoprire il ruolo di Segretario generale della Farnesina e a guidare i servizi segreti italiani, il presidente del Cnel Renato Brunetta.

Tra gli insigniti anche magistrati come Livia Pomodoro; storici e accademici come l’ex rettore della Normale di Pisa, Salvatore Settis, e Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio; medici come la pediatra Marina Cavazzana e il chirurgo vascolare Domenico Palombo; giornalisti come Federico Lombardi, già direttore della Sala stampa della Santa Sede. La presenza più nutrita è quella dei politici con Sergio Mattarella, Romano Prodi, Gianni Letta, Enrico Letta, Emma Bonino, Antonio Tajani, Dario Franceschini, Franco Bassanini, Piero Fassino, Massimo D’Alema, Beppe Sala, Walter Veltroni, Franco Frattini, Stefania Prestigiacomo, Sandro Gozi, Luciano Caveri. Ci sono anche due attrici simbolo dell’Italia nel mondo: Sofia Loren e Claudia Cardinale.