Vincenzo Boccia, appello al Governo: Subito 60 mld per salvare le imprese e il Paese

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in foto Vincenzo Boccia

“Il governo trovi 60 miliardi per salvare le imprese e il Paese“. E’ l’appello lanciato dall’ex presidente di Confindustria, e oggi presidente della Luiss, Vincenzo Boccia, attraverso il sito Formiche.net. Nella conversazione con il gionalista Gianluca Zapponini l’imprenditore salernitano spiega che “la situazione è ormai gravissima. Con gli aumenti di agosto arriveremo nel giro di pochi mesi alla paralisi del sistema economico italiano ed europeo per tutto quello che ne conseguirà su Pil, mancata crescita, disoccupazione ed export . Occorre affrontare la crisi immediatamente, in questo presente e nella sua dimensione monstre. Stiamo parlando a mio avviso di 60 miliardi di euro”. “La questione energetica – continua Boccia – è la priorità e la precondizione per affrontare tutti gli altri problemi del Paese. Se non risolviamo oggi il primo e unico punto per la sopravvivenza del sistema economico italiano tutte le altre proposte saranno irrealizzabili e non servono. Per affrontare la crisi energetica nella sua dimensione temporale e quantitativa occorre difendere la lucidità del capire. La questione energetica è una questione fiscale, indispensabile per ridurre il costo dell’energia in rapporto alla Spagna e alla Turchia e, per i mercati globali, a Cina e Stati Uniti”.

Azzerare le tasse sull’energia
“Per vincere la guerra economica con la Russia – si legge ancora nell’intervista rilascata a Formiche.net – occorre intervenire immediatamente azzerando tutte le tasse sull’energia. Occorre una moratoria di un anno per permettere a governo e imprese di lavorare per l’indipendenza energetica sia in chiave di risorse che in chiave economica. Un’energia al costo attuale, ripeto, significa la paralisi del sistema. Occorre parlare chiaro: siamo in una economia di guerra e per salvare il Paese occorrono almeno 60 miliardi diretti a ridurre la bolletta energetica oltre che a salvaguardare gli oltre 500 miliardi di export e la totalità del Pil del Paese e dell’Europa”.

Tempo scaduto
Il tempo ormai è scaduto.  “La bufera è già arrivata – afferma L’ex presidente di Confindustria -. Ora occorre avere la capacità di trovare una soluzione immediata. I partiti possono dimostrare l’importanza delle scelte, della politica, della capacità di rappresentarci come italiani e, prima ancora, di salvare il Paese dalla più grande crisi economica e sociale che è già in atto per la questione energetica”.