Vinalia, in scena le stagioni dell’arte

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A Guardia Sanframondi (Benevento) dal 4 al 10 agosto, nell’ambito della XXIV edizione di VinAlia, si terrà la rassegna artistica di VinArte alla sua quarta edizione. Ne parla il direttore artistico Giuseppe Leone.

Il territorio è richiamo identitario  fortissimo, capace di tracciare un segno attorno a quello che è un comune senso di appartenenza.  E’ da qui, dalla difesa del territorio in termini ecologici, ma anche come riappropriazione di un corpus di tradizioni e trasformazioni, che trova spunto di riflessione Vinalia 2017 in concomitanza del settennale  di penitenza in onore dell’Assunta, “ritualità identitaria, elemento importantissimo della realtà sociale, in quanto rappresenta, per intero, il modo di vivere il proprio senso di appartenenza” . Ancora una volta, e dopo il successo degli anni precedenti, alla XXIV edizione della kermesse eno-gastronomica di Guardia Sanframondi si accompagna Vinarte, un viaggio estemporaneo per il visitatore tra una ricca produzione artistica, capace di muoversi tra i più disparati approcci visivi, culturali, tecnici. E’ per questo che per la sua IV edizione, da venerdì 4 a giovedì 10 agosto,  l’esposizione accarezzerà il tema de “Le Stagioni dell’Arte”, non solo per la varietà degli artisti e degli orientamenti simbolico-artistici con cui esplorano e presentano la loro produzione, ma anche per analizzare più da vicino quella alchimia imperitura tra il mondo naturale e l’arte. Una natura che è terra, elemento femminile e fecondo da cui anche l’arte, nella sua ricerca continua e instancabile, riesce a trovare nuovi spunti e stimoli.          Quest’anno la rosa degli artisti invitati si divide in due sezioni, una capace di inglobare pittura, scultura, istallazioni sotto la mia guida, in veste di Direttore Artistico, l’altra dedicata alla fotografia a cura di Angela Cerritello.
La sezione pittorica dell’edizione 2017 riunisce dopo quarant’anni tre artisti che negli anni ’70, anni che hanno segnato profondamente il mercato e la produzione artistico-culturale della realtà napoletana, e non solo, frequentarono assieme a me l’Accademia di Belle Arti. La scelta di riunirli a Guardia Sanframondi non cavalca l’onda della nostalgia, ma anzi si pone come lucida vetrina di quelle correnti tecnico-intuitive che i diversi artisti hanno seguito maturando ciascuno uno stile personalissimo. Questa sezione dunque  ospiterà le opere di  Alessandro Del Gaudio, Lello Lopez, Antonello Tagliafierro oggi artisti affermati. Un confronto, un “Rincontrarsi”, tanto che, per rendere ancor più autentico e completo lo scambio intellettuale, i tre artisti hanno chiesto anche a me di esporre in quest’occasione, in cui sarà dunque in mostra un mio lavoro presentato all’ EXPO Milano 2015.
L’operazione espositiva non solo rielabora attraverso sensibilità pittoriche assai differenti il leitmotiv della terra inteso come stimolo creativo o fenomeno da interpretare e interiorizzare attraverso i linguaggi dell’arte, ma offre uno spaccato concreto sull’elaborato e la lunga  produzione degli artisti in mostra che, nel corso degli anni, hanno ognuno a suo modo lasciato un segno sul panorama culturale contemporaneo.
La sezione giovani sarà presentata da Valentina  Monda mentre per la scultura Mariano Goglia.
Per quanto concerne la fotografia invece sarà ospitato  il contest “Fotografia Giovane” riservato a fotografi under 35. Quest’anno la scelta degli artisti in esposizione  va esplorando una produzione che si accende nell’immaginario e dietro l’obiettivo di fotografe esclusivamente donne, tra cui: Mariagrazia Pigna, Federica Assini, Germana Stella, Maria Raffaella Scalfati, Annarella Caruso. Del resto chi meglio di loro può indagare il tema della terra, intendendolo anche in quel rapporto sempre vivo tra natura e femminilità, entrambi doni vitali, forze creatrici? Come scriveva Jung, l’archetipo della Grande Madre rappresenta: “la magica autorità del femminile, la saggezza e l’elevatezza spirituale che trascende i limiti dell’intelletto; ciò che è benevolo, protettivo, tollerante; ciò che favorisce la crescita, la fecondità, la nutrizione; i luoghi della magica trasformazione, della rinascita”.
Tra i fotografi senior saranno invece presentate le opere di Salvatore Di Vilio, Francesco Garofano e Antonio Volpone.
Con Vinarte 2017 il territorio diventa qui anche, e in nome dell’arte, motivo di riflessione sulla possibilità di continui scambi e dialoghi, contrapponendo ad una chiusura introversa un’apertura estroversa e così allargando il concetto del “noi” anche al “loro”. In parole povere, Vinarte è un nuovo punto di vista su un concetto di territorio, e quindi di identità, che non sia escludente, ma includente e che possa risolvere ancora una volta quell’ antico antagonismo tra natura e cultura, (e quindi artefatto) grazie ad un ritorno alla natura stessa, come nei versi eterni di W. Shakespeare:
 “E questa nostra vita, via dalla folla, trova lingue negli alberi, libri nei ruscelli, prediche nelle pietre, e ovunque il bene. “
Del resto ogni forma d’arte nasce dalla terra, solo amandola e rispettandola potrai continuare a creare.

Il Direttore Artistico
Giuseppe Leone