Verso il ballottaggio, dai fondi europei ai rifiuti ecco il confronto Lettieri-de Magistris

73
“Noi cittadini per Napoli” propone un raffronto su sei temi riguardanti la città di Napoli tra i due candidati al ballottaggio per la guida del Comune. Ildenaro.it è lieto di pubblicarlo. Ecco cosa hanno detto Gianni Lettieri e Luigi de Magistris su fondi europei, macchina comunale e patrimonio, viabilità e lungomare, rifiuti, Bagnoli e corpo di polizia. Per qualsiasi informazione o contatto è possibile inviare una mail a noicittadinipernapoli@gmail.com.
 
FONDI EUROPEI
 
Gianni Lettieri
Farò un assessorato che si occuperà specificamente del corretto utilizzo dei fondi europei e sarà in diretto contatto con Bruxelles e cercherò di avere accesso diretto ai fondi della CE. Ad oggi i fondi non vengono utilizzati per due motivi:
1) perché chi amministra invece di dedicarsi alla città cerca di fare carriera politica, perdendo tempo ad occuparsi di cose che danno immediata visibilità, anche se poi ci rendono ridicoli agli occhi di tutta l’Europa(pista ciclabile, che è diventata la barzelletta d’Europa, o come il giro d’Italia a Napoli, o la finta coppa America);
2) per incapacità, in quanto la CE richiede impegni stringenti per la presentazione di un progetto, per usare bene i fondi attribuiti. Chiede di presentare l’esecutivo entro certi termini, di iniziare i lavori e completarli entro i tempi stabiliti. Queste cose, se non si ha in mente la città del futuro non si riesce a farle ma, soprattutto, se un sindaco ha in mente solo di avere visibilità e di essere sui giornali, perché ciò è utile per fare carriera politica, è difficile portare avanti adeguatamente gli interessi dei cittadini. Per ristrutturare le periferie si possono utilizzare fondi Europei ed ho un piano di 2 miliardi di euro solo per le periferie, perché solo con una spesa così massiccia riesci a stravolgere il volto delle città. Napoli deve essere tutta vivibile e per farlo è necessario mettere in campo investimenti importanti proprio nelle periferie, come è stato fatto a Barcellona. Nel centro storico sono stati persi 240 milioni di euro, di cui100 milioni messi a disposizione dall’UNESCO, per il porto sono stati persi 440 milioni di euro. Il porto è l’impresa più importante del Mezzogiorno, ci sono 5.000 dipendenti e 5.000 persone nell’indotto ma non riusciamo a dragare per fare entrare le navi grandi e Salerno si sta prendendo il traffico marittimo di Napoli. Questo succede perché manca una guida autorevole, che riesca a battere i pugni sul tavolo e farsi valere a Roma e a Bruxelles.
 
Luigi de Magistris
Noi siamo la Giunta più economica d’Italia. Gli unici soldi che abbiamo avuto sono quelli dell’Unione Europea e sono stati spesi tutti, fino all’ultimo centesimo. Napoli non è la città più violenta d’Italia, se la paragoniamo non a Genova o Perugia, che sono molto più piccole, ma a Roma e Milano, che sono, invece, città comparabili alla nostra. 
Ognuno si sceglie la campagna elettorale che vuole, io però la contrasterò. Non so quanto Lettieri abbia investito per questa campagna elettorale, so per certo che per queste due ondate di manifesti siamo intorno ai 500.000€; noi siamo una Giunta che non ha soldi, partiti, congreghi, giornali e lobby. Stiamo prendendo un po’ di fondi con il crownfounding, cioè ognuno contribuisce con quello che può. Sono d’accordo con lo sforzo enorme a comunicare, in questi 5 anni è stata una delle cose più difficili.
 
MACCHINA COMUNALE E PATRIMONIO
 
Gianni Lettieri
So quanto costa il Comune ad ogni cittadino:125 euro. A Milano costa 25 euro a cittadino, a Roma costa 5 euro. A Napoli ci sono le tasse più alte d’Italia e zero servizi. Cosa tanto perché questa amministrazione si permette di regalare gli immobili ai collettivi, ai centri sociali, agli “antagonisti”, anziché pensare a far funzionare la macchina comunale e a mettere un tetto sulla testa di ogni famiglia napoletana. Anziché pensare a come non far strappare il nono di nove figli a una donna di 36 anni che rischiava di perdere il bambino, non perché li maltrattasse, ma perché vivevano in 15 mq. Mentre accade una simile tragedia, il Sindaco dà l’asilo Filangeri ai centri sociali e dà Villa Medusa a Bagnoli, ad altri centri sociali che li hanno poi occupati abusivamente.
 
Luigi de Magistris
5 anni fa sapevamo tutti che la situazione era difficile, ma nessuno sapeva con precisione quale fosse, tanto è vero che ci pensai bene prima di accettare la candidatura. La situazione era decisamente peggiore di quello che si potesse immaginare: 1 miliardo e mezzo di euro di debito del Comune di Napoli, 850 milioni di disavanzo e tutte le società partecipate, tranne l’Arin forse, erano in situazione di fallimento o pre-fallimento. Inoltre, i i creditori erano pagati a 4 anni e quindi nessun imprenditore partecipava ad una gara pubblica. In questo quadro tragico, l’assessore Riccardo Realfonso voleva dichiarare il fallimento della città di Napoli. Ma abbiamo lavorato 5 anni per ribaltare questa situazione. Oggi è stato annullato il disavanzo del Comune: tre anni fa siamo dovuti entrare nel piano di riequilibrio nazionale e oggi usciamo con oltre 10 anni di anticipo da questa situazione. Oggi il Comune di Napoli paga i suoi creditori a 90 giorni. I Comuni d’Italia non aggravano il dissesto del Paese, ma contribuiscono al miglioramento. E’ bene precisare che una parte significativa delle tasse comunali va a Roma e in questi 5 anni solo il Comune di Napoli ha avuto 500 milioni di € di trasferimenti sul conto di perequazione. Il risanamento dei conti c’è stato. E’ stata un’operazione difficilissima e ha significato intervenire sulle gare, eliminare le consulenze esterne, eliminare i costi inutili, ridurre una serie di tempi della burocrazia, eliminare i crediti di dubbia esigibilità perché c’erano bilanci non veri accertati dalla Sezione Autonomia della Corte dei Conti. Abbiamo ribaltato una decisione di Napoli della Sezione Regionale che diceva che dovevamo dichiarare il fallimento. Napoli non è diventata Ginevra, ma oggi i soldi sono puliti, abbiamo oggi un bilancio che ci permette di investire. Il patrimonio, grande nota dolente. Ci abbiamo messo un anno per sapere esattamente il patrimonio immobiliare di Napoli, che appartiene a Romeo, tante cose non andavano. Il Comune di Napoli ha messo in campo un’operazione di fitti passivi mai conosciuti, mettendo a valorizzazione i cimiteri e il patrimonio immobiliare. Abbiamo iniziato a vendere ma non a svendere.
 
VIABILITA’ – LUNGOMARE
 
Gianni Lettieri
Vorrei una città senza auto ma so che è un’utopia. Non puoi creare ZTL schizzofreniche, senza parlare con cittadini e con i commercianti. La mia idea del lungomare è questa: allargare i marciapiedi di 3-4 m dal lato dei ristoranti. Tutte quelle strutture di plastica sono oscene e farei realizzare delle strutture di ferro e di vetro come si vedono a Milano, a Parigi, a Londra, coinvolgendo la sovraintendenza. Restringerei la carreggiata, mi occuperei dell’arredo urbano, come a Cannes. Infine, la ZTL andrebbe regolarizzata e chiusa totalmente solo il sabato e la domenica.
 
Luigi de Magistris
Ognuno può pensare ciò che vuole ma il lungomare pedonale non era nel programma elettorale di 5 anni fa: è una scelta presa quando abbiamo visto che migliaia di persone si riappropriavano negli eventi organizzati, del lungomare più bello del mondo, prima occupato da macchine in terza fila. Sono convinto che molti napoletani siano felici di poter camminare liberamente sul lungomare. Certo, non tutti possono essere d’accordo con me, ma se fosse così non farei neanche più il Sindaco di Napoli. Per riavere il lungomare c’è solo una possibilità: cambiare Sindaco.
Sono invece molto aperto a lavorare su una riqualificazione fatta bene. E propongo: lavoriamoci insieme.
 
RIFIUTI
 
Gianni Lettieri
È giusto far pagare la tassa sui rifiuti basandosi sui consumi così i cittadini sono incentivati anche a produrne di meno.
Per quanto riguarda i trasporti in Olanda, era la mia proposta provvisoria per liberare la città. De Magistris non voleva mandarli e diceva di portare la differenziata al 70% in 6 mesi, ma dopo un mese aveva ancora la città piena di rifiuti e voleva liberarla in 5 giorni. Fu allora che io che non ce la facevo più a vedere la città in quello stato, mi recai a Palazzo San Giacomo e indicai i Paesi in cui si potevano inviare i rifiuti e le società che si potevano utilizzare. Il mio suggerimento era, però, per un periodo provvisorio, poi bisognava realizzare gli impianti, che non sono stati fatti.
E in 5 anni cosa hanno fatto a Napoli? Non hanno creato nemmeno un impianto di compostaggio, non hanno fatto crescere la differenziata, non hanno riparato le strade! Non ci sono 100m di strada che siano dignitosi.
Il termovalorizzatore di Acerra potrebbe essere ancora incrementato con un’altra linea successiva. Bisogna fare uno studio per valutare la fattibilità e non è una questione di danni perché inquina meno un termovalorizzatore che il traffico di una strada. Il problema è l’investimento che è notevole, perché ci voglio 350 milioni di euro. A Zurigo sono stati aperti 3 termovalorizzatori in centro città. Anche la zona va valutata bene.
I rifiuti costano 250€ a persona, dal neonato alla persona anziana, una famiglia di 4 persone paga 1000€: è la tassa più alta di Italia. A Napoli paghiamo le tasse più alte di Italia ma abbiamo servizi zero.
Sulla raccolta differenziata, dobbiamo farla davvero ma prima di tutto devono sparire i cassonetti, perché nessuna città europea ha i cassonetti per strada. Una vera raccolta differenziata costa. In un confronto che feci con De Magistris, gli chiesi se sapeva come si faceva la raccolta differenziata e lui non sapeva neanche di cosa parlasse.
 
Luigi de Magistris
5 anni fa, esattamente nel marzo 2011, a Napoli ogni giorno c’erano 2500 tonnellate di rifiuti a terra. Se paghiamo ancora la tassa, che è nazionale e non locale, è perché c’è stata “l’emergenza rifiuti”.
Non è stato facile eliminare i rifiuti, non perché non si sapesse come fare ma perché c’erano interessi politici, economici e mafiosi. Di fatto, più aumenta la spazzatura e più aumenta l’emergenza e la gara d’appalto non si può fare. D’altro canto, internalizzare è una cosa complicata, anche perché il Governo in questi anni non ci ha permesso di fare turn over. L’età media dei dipendenti dell’Asia oggi è 60 anni, ogni mese qualcuno se va perché è un mestiere faticoso.
Ecco cosa ho fatto: ho cercato di migliorare l’impiantistica che sta funzionando meglio; ho migliorato la differenziata facendola arrivare in tutta la città. Per il porta a porta che è l’obiettivo, ci vuole il miglioramento della situazione economica di ASIA e del Comune di Napoli. Ad oggi, per la prima volta ASIA chiude il suo bilancio in positivo. Ho sempre detto NO all’inceneritore e mai più discariche a Napoli, ma questo significa che bisogna finanziare l’impianto di compostaggio che andremo a realizzare in parte nei siti già dove ci sono impianti e poi faremo piccoli impianti anche nell’area industriale della città di Napoli. 
Per un periodo temporaneo abbiamo mandato i rifiuti all’estero ma quel periodo è finito ed abbiamo chiuso con gli intermediari, che hanno un costo, soprattutto se sono mafiosi. Napoli deve essere più decorosa, ma non potendo assumere stiamo cercando di usare al meglio quelle forze che per tanti anni non si sono viste e soprattutto ASIA sta ricominciando ad investire con gare per i mezzi meccanici. Meno uomini finchè il Governo non ci darà il via libera ad assumere, più mezzi. Di certo non mi accontento, perché sarò soddisfatto quando a Napoli non ci sarà neanche più una carta per terra, ma non ci dimentichiamo la fotografia di Napoli dalla quale siamo partiti. Ci sono ancora alcune discariche al confine di Napoli, su cui sto intervenendo con alcune ordinanze per le quali mi assumo la responsabilità di star spendendo anche oltre il consentito ma lì ci sono anche questioni di sanità.
 
BAGNOLI
 
Gianni Lettieri
Per Bagnoli ho presentato un anno fa il progetto realizzato per la mia associazione “Fare città” da un team di architetti ed economisti. Un progetto che prevede il porto turistico con 1 miliardo di spesa e 1 miliardo e 600 milioni di euro di ritorno, compreso la bonifica.
 
Luigi de Magistris
Il nostro piano è: riduzione della colmata, spiaggia pubblica, balneazione, lungomare, parco da 130 ettari, edilizia sostenibile e per i giovani, imprese, ricerca e archeologia industriale. Recentemente non abbiamo autorizzato la costruzione di un piccolo pontile che doveva collegare Corporea al lungomare. La nostra posizione non è di assoluto fallimento, anzi è totalmente democratica. La delibera sulla spiaggia pubblica l’ha fatta questa amministrazione, così come il piano su Bagnoli. Ma c’è un governo, che non sostengo ma che rispetto, che si sta mettendo paura di quello che sta accadendo a Bagnoli, perché il nostro piano darebbe voce alla libera concorrenza, alla libera impresa, ai giovani e darebbe lavoro. L’art. 33 della legge del Governo, elimina il Comune, crea il commissario, crea un soggetto attuatore ed individua i privati che ne beneficeranno, che sono i proprietari dei suoli: in pratica, hanno scritto una norma ad hoc per favorirli.
Il 3 dicembre 2013 ho emanato un’ordinanza con cui ho ordinato ai soggetti che hanno inquinato per decenni Bagnoli, di risarcire per 200 milioni di euro. Quei due soggetti sono: FINTECNA SPA, detenuta al 100% da Cassa Depositi e Prestiti cioè il Governo della Repubblica italiana; CEMENTIL, gruppo Caltagirone, proprietario del quotidiano “Il Mattino” di Napoli.
Su Bagnoli si sta giocando una partita talmente alta, che il Presidente del Consiglio ci ha dovuto mettere la faccia e quando io chiamai un anno e mezzo fa il sottosegretario dicendogli di bonificare Bagnoli, perché la bonifica non la deve fare il Comune di Napoli ma il Governo, mi rispose che la questione era trattata direttamente dal Presidente del Consiglio. Nel momento in cui presenteremo il nostro piano vi inviterò a leggerlo perché può essere migliorato. Ma intanto, chiediamoci perché gli unici che si lamentano di questo progetto sono solo i proprietari dei suoli.
Sono convinto che Bagnoli sarà un grande successo, non del Sindaco, ma della città. E del suo destino.
 
CORPO DI POLIZIA
 
Gianni Lettieri
Voglio fare un upgrade del corpo della Polizia urbana, con 300 uomini addestrati solo per combattere la criminalità con a capo una persona che abbia esperienza per combattere la criminalità organizzata. Voglio creare un presidio aperto h24 in ogni quartiere e un mio piccolo esercito per controllare il territorio. Polizia e carabinieri svolgono un egregio lavoro sul territorio ma hanno sempre meno strumenti. E il Sindaco deve sapere direttamente cosa succede su tutta la città. 
 
Luigi de Magistris
Per la Polizia Municipale, per quanto riguarda il dato organico della città di Napoli è molto sottodimensionato rispetto a quello formale che è pari a 2400. In realtà, noi oggi ne abbiamo appena 1600 nella nostra città. Abbiamo dovuto fare anche una battaglia non facile per rompere una serie di rigidità sindacali, perché c’era più di 1/3 della polizia municipale che non stava per strada e abbiamo dovuto fare una serie di vertenze sindacali importanti.
Abbiamo dovuto fare due anni fa lo scorrimento della graduatoria di un concorso e sono entrati 140 poliziotti municipali, anche molto giovani.  Nei prossimi giorni ci sarà un ulteriore scorrimento che porterà ad ulteriori 100 posti di lavoro.
E’ vero che c’è un eccesso di concentrazione di vigili in alcune zone e meno: se andiamo a corso Secondigliano, per esempio, non ce ne sono. Non mi piace, però, generalizzare, perché farei torto alle persone della Municipale che sono morte ammazzate o che si sono prese malattie per inquinamento atmosferiche. Loro hanno dei turni lavorativi per legge di 6-7 ore e lo Stato non consente di fare straordinari. Ma nonostante il blocco del turn over e la complicata situazione finanziaria, noi abbiamo assunto 150 poliziotti municipali e 120 li assumeremo con la direttiva di  essere dislocati in tutta la città.