Verso il 2024 tra luci e ombre, ma pensare positivo è doveroso

80
in foto Giorgia Meloni

Pur senza coreografie sfavillanti e senza accenni di comportamenti del tipo “volemose bene”, il Governo Meloni sta mettendo in gerla qualche risultato positivo sia all interno dei confini del Paese che all’esterno di essi. Con un accenno di ritorno dal mondo del “potendo farei”, la politica italiana sembrerebbe aver ripreso in mano, realisticamente, il bandolo della matassa. Deve intendersi tale operazione il ritorno con i piedi per terra, cioè la ripresa dell’attività di affrontare i problemi in concreto, soprattutto per quanto riguarda la riforma del Patto di Stabilità. Ieri è stata la giornata dedicata all’adesione dell’Italia al Mes, il Meccanismo di aiuti ai paesi comunitari, attesa dalla UE ormai da lungo tempo. L’adesione non è stata approvata e l’ argomento potrà tornare in aula dopo che saranno state apportate consistenti modifiche. Restano aperte importanti questioni che, anche se all’ ormai abituale 90° minuto, saranno alcune risolte, altre quanto meno sgrossate. In effetti, al momento, tra tanti problemi, alcuni di essi di importanza pressoché vitale, almeno uno è talmente importante per il Paese come lo è l’ossigeno da somministrare a chi è in preda a una crisi respiratoria. Il riferimento è alla legge di bilancio 2024 che oggi sarà votata al Senato e il 29 alla Camera. Con tutte le carenze che certamente conterrà, con le disponibilità recuperate e da recuperare tanto si poteva fare e l’augurio è che si farà. Discorrendo di entrate finanziarie, è bene ricordare che l’Italia ha già chiesto l’erogazione della quinta rata di finanziamento del Pnrr a valere sul Ngeu. È stata la prima a farlo tra gli altri stati che sono stati riconosciuti meritevoli di quella provvidenza, avendo raggiunto gli oltre 50 obiettivi necessari per ottenere tale accredito. Il fatto è particolarmente degno di nota perché economisti di chiara rinomanza e, soprattutto, non tenuti per i fili da burattinai politici, si sono espressi in maniera efficace. Essi e le scuole da dove provengono, sono abituati a esprimere in piena libertà il loro pensiero e anche a correggerne il contenuto in itinere, senza necessariamente cambiare il bianco con il nero e viceversa. Gli stessi hanno confermato che il combustibile che dovrebbe portare la nave Italia fuori delle secche sono i soldi che sono arrivati e arriveranno per il completamento del PNRR. Essi stanno già portando, l’augurio è che continuino a farlo, l’effetto di moltiplicatori del reddito assimilabile a quello previsto a ragione dal Professor Keynes al tempo del New Deal. Per riferirsi a un solo esempio che esponga con chiarezza il concetto, basti pensare ai lavori di contorno delle opere finanziate, definibili con una sola parola indotto. Sara proprio il PNNR a fare da spina dorsale alla ripresa del Paese e quindi, come è stato da tempo detto da più parti, tutte autorevoli, degli euro che confluiranno nelle casse dello Stato, “neppure uno dovrà essere sprecato”. È importante, anche se difficile, seguire quella regola di buon governo. Volendo continuare a credere che come rimedio alla crescita sostenuta dell’ inflazione sia bastato il solo ‘aumento del costo del denaro, non tarderà a provocare delusione la smentita. Se è vero che qualche sintomo di arresto di quel fenomeno di erosione del potere di acquisto dell’ euro si è manifestato per i beni di consumo, per lo più gli acquisti familiari, non è successo altrettanto per i beni strumentali e per tutto quanto gira intorno al settore delle costruzioni. Stando così le cose, se ne deduce che la speculazione sta riprendendo corpo di gran carriera. C’è ancora un altro pericolo che si presenterà non appena gli appalti saranno stati assegnati. Esso è costituito dalla malavita organizzata. Qualcosa è già venuta fuori in relazione alle precedenti operazioni che prevedevano in diversi modi la partecipazione dello Stato alle spese. Una che fa ancora discutere è l’ormai famoso superbonus che si è dimostrato un autogol del governo come se ne ricordano pochi nell’ Italia repubblicana.Tra dieci giorni arriverà il nuovo anno. Non fosse per altro che per scaramanzia, sarebbe opportuno credere che le varie osservazioni fin qui scritte avranno il seguito previsto. Del resto pensare positivo in casi come quello descritto è doveroso. E poi, particolare non trascurabile, non costa niente o poco più.