Venezia 81, Scurati: spettro fascismo si aggira ancora per l’Europa

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Roma, 5 set. (askanews) – “Io credo che lo spettro del fascismo si aggiri ancora per l’Europa, ma non sono stato io ad evocarlo con il romanzo né Joe Wright con il film, sono altri soggetti”. Così lo scrittore Antonio Scurati, parlando in conferenza stampa, alla Mostra del Cinema di Venezia, durante la presentazione della serie Sky “M – Il figlio del secolo”, di Joe Wright con Luca Marinelli nei panni del Duce, presentata Fuori Concorso e ispirata al suo romanzo omonimo vincitore del Premio Strega.

“Ciò che l’arte democratica e antifascista può fare è fugare lo spettro, disperderlo, non evocarlo” ha dichiarato Scurati. “Ho sempre pensato che il cinema e penso che questa serie sia grande cinema, fosse il naturale prolungamento del romanzo, un romanzo documentario come lo chiamo io, perché si attiene a fatti storici, ma crea una cornice romanzesca; e trattandosi del fascismo era fondamentale raccontarlo con sguardo nuovo, sempre antifascista, ma per tutti, il romanzo come il cinema penso sia una forma d’arte popolare, per tutti”, ha proseguito.

“C’erano dei rischi legati alla dimensione spettacolare del film, così come c’erano anche altri rischi di cui si è dibattuto lungamente, ma credo siano stati brillantemente superati e pur nelle sue diversità il film penso che faccia capire la seduzione potente che c’era nel fascismo e possa far provare ripulsa nei suoi confronti”.

La serie “M – Il Figlio del Secolo”, in otto episodi e su Sky dal 2025, racconta l’ascesa politica di Mussolini e della sua creatura: il fascismo. Prima un movimento, poi un partito che Mussolini conduce fino al vertice del governo italiano per poi sovvertire la democrazia e instaurare la dittatura.

Attraverso un linguaggio contemporaneo – con Mussolini che rompe la quarta parete e si rivolge direttamente al pubblico per rivelare i suoi pensieri più inconfessabili e commentare le svolte della Storia – la serie offre un ritratto originale, “pop”, a tratti pregno di umorismo nero, con la colonna sonora composta da Tom Rowlands dei The Chemical Brothers.