Vele di Scampia, contributi alle 220 famiglie sfollate: da un minimo di 400 a 900 euro entro fine 2025

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(foto da Adobe Stock)

”Ancora una iniziativa di grande attenzione del governo Meloni ai problemi sociali di Napoli”. Commenta così il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci la decisione adottata nella seduta di stamane a Palazzo Chigi, su sua proposta, con la quale è stata deliberata la somma necessaria a consentire l’autonoma sistemazione delle famiglie sfollate dall’immobile di Scampia. ”Si tratta -spiega il ministro- di circa 220 nuclei familiari destinatari di provvedimenti di sgombero per inagibilità dopo il crollo di un ballatoio del 22 luglio scorso. Abbiamo raccolto subito la richiesta avanzata dal sindaco di Napoli e dal prefetto incontrati, assieme alla Regione, nei giorni scorsi a Roma. Tra le famiglie sfollate dal complesso Vela Celeste B risulterebbero 14 nuclei con persone ultra sessantacinquenni e altri 70 nuclei con persone con handicap. La risorsa del Cas (contributo per autonoma sistemazione), pari a oltre due milioni di euro annui, sarà gestita dal Comune di Napoli, cui spetta anche il compito di definire i legittimi destinatari del contributo. La norma stabilisce che i contributi possono essere erogati fino a che ”le esigenze abitative siano state soddisfatte in modo stabile” e comunque entro il 31 dicembre 2025. Il Cas è riconosciuto da 400 euro a nucleo familiare fino a un massimo di 900. Una somma aggiuntiva è riconosciuta alle famiglie con persone anziane (65 anni) e/o disabili.