Vaccini, De Luca: Astrazeneca, alt agli open day. Solo agli over 60 e per le seconde dosi

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“Gli open day con AstraZeneca sono bloccati. Abbiamo avuto ieri la riunione con i direttori generali. Non è che abbiamo avuto grandi problemi però è evidente che è per ragioni di prudenza”. Lo afferma il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, a margine di un incontro a Palazzo Santa Lucia. “Le prime dosi andranno somministrate sopra i 60 anni soltanto – fa sapere -. È una fascia d’età per cui non c’è stato nessun problema in nessuna parte del mondo. Quindi non ci saranno open day con AstraZeneca. Abbiamo molte dosi di Pfizer e Moderna, poche di J&J. Vaccineremo con vaccini per cui non ci sono problemi. Per Astra faremo solo le seconde dosi per completare il ciclo di vaccinazione” conclude De Luca.
Altri reati contestati sono la detenzione e il porto in luogo pubblico di armi da sparo e da guerra, l’intestazione fittizia di quote societarie, la concorrenza illecita e l’estorsione, aggravati dalla finalita’ mafiosa; Diana risponde inoltre di detenzione e spaccio di droga. Nella sua abitazione i carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato 1,5 chili di hashish, 72 grammi di cocaina e 54 di marijuana. Per gli inquirenti, Schiavone avrebbe creato delle societa’, intestandole ai suoi collaboratori, come “Bianco Latte” srl e “I Freschissimi” srls, che si sarebbero approvvigionate in via esclusiva presso i caseifici della penisola sorrentina; quest’ ultimi – e’ emerso soprattutto da intercettazioni – erano obbligati a vendere sottocosto i loro prodotti alle due societa’ di Schiavone, che risparmiava quindi sul prezzo, spesso non pagando proprio la merce, e poi rivendeva i prodotti lattiero-caseari a prezzo pieno e maggiorato a punti vendita sparsi tra il Casertano e l’hinterland di Sorrento. Il tutto, ovviamente, imponendo, obbligando e minacciando gli imprenditori grazie alla “fama criminale” del suo cognome. I carabinieri hanno sequestrato anche la societa’ “Latticini e Formaggi” di Antonio Bianco, tramite la quale l’indagato ha continuato fino ad oggi a imporre a negozi al dettaglio, sfruttando l’appartenenza al clan, i suoi prodotti lattiero-caseari. Walter Schiavone, secondogenito di Sandokan, era gia’ stato arrestato nel febbraio 2017 sempre per attivita’ illecite relative alla distribuzione di latticini: allora pero’ si trattava della Mozzarella di bufala dop prodotta da un caseificio di Casal di Principe, che – secondo la Dda – il figlio del capoclan imponeva a distributori casertani e campani ma anche in altre parti d’Italia, come in Calabria; per gli inquirenti Schiavone junior avrebbe inoltre ritirato lo stipendio del padre dal clan.