Vaccini, dalla Regione un piano per sensibilizzare la popolazione sui quattro raccomandati

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In foto Enrico Coscioni

La Campania ha ottenuto concreti risultati di copertura per i 10 vaccini obbligatori inseriti nel Piano nazionale Prevenzioni Vaccini. ”Ma la Regione, a seguito dei recenti casi di infezione da meningococco, una delle patologie più invasive e invalidanti che mette a rischio la vita, ha il dovere di porsi l’obiettivo di concentrare l’azione sull’effettiva implementazione dei 4 vaccini raccomandati, valutando la migliore profilassi. Sarà redatto in tempi brevi un documento programmatico ufficiale, elaborato con il supporto e la supervisione dell’Ente Regione, per migliorare la formazione dei medici e la comunicazione alla popolazione sulla prevenzione attraverso le 4 vaccinazioni raccomandate” ha detto Enrico Coscioni, consigliere del presidente Regione Campania per temi attinenti alla sanità duranti i lavori organizzati da Ma Provider, con l’ente Regione, grazie al contributo non condizionato di GlaxoSmithKline e che ha visto confrontarsi clinici, pazienti e rappresentanti delle istituzioni locali. “Il miglioramento delle coperture vaccinali è risultato significativo nel 2017 anche grazie al grande impegno dei servizi territoriali deputati all’erogazione delle vaccinazioni, che hanno avuto la capacità di riorganizzarsi in pochissimo tempo per rispondere ad una domanda di vaccinazione considerevolmente aumentata per ottemperare al nuovo obbligo vaccinale. Nel caso dei vaccini raccomandati è necessario che la Campania ponga in essere protocolli vaccinali, definendo accordi con la pediatria per raggiungere coperture necessarie a tutela della salute”, ha spiegato Giovanni Rezza, direttore Dipartimento Malattie Infettive, Istituto Superiore di Sanità. “Non possiamo più sperare nel miracolo, salvarsi dalla meningite è possibile solo attraverso la vaccinazione” afferma Amelia Vitiello, presidente del Comitato nazionale contro la meningite “ed è per questo che chiediamo alle Istituzioni nazionali e ai Decisori locali di accelerare l’adozione del Piano nazionale Vaccini. Esiste infatti ancora oggi una profonda disparità di accesso a questi vaccini a seconda delle diverse regioni”.