Usura, Claai: Sostenere le vittime con i Confidi per l’accesso al credito

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in foto Achille Capone

«Dopo le ultime notizie  apparse sulla stampa cittadina, esprimiamo soddisfazione per l’azione della magistratura contro il crimine dell’usura e la nostra solidarietà agli imprenditori che hanno trovato il coraggio di denunciare. L’usura resta una piaga che, soprattutto dopo la crisi dovuta alla pandemia, attanaglia ancora molte piccole imprese in difficoltà economiche». Lo dichiara in una nota Achille Capone, segretario provinciale della Claai Napoli, l’associazione dell’artigianato e della piccola e media impresa, in merito al caso dell’imprenditore di Soccavo rimasto vittima degli usurai dopo la crisi legata al Covid. «La Claai da tempo ha messo in atto strumenti associativi, come i Confidi (consorzi di garanzia collettiva dei fidi) – prosegue Capone – per fornire adeguata consulenza in materia. Inoltre i Confidi utilizzano il Fondo Antiusura, istituito dall’articolo 15 della legge 108/1996, finalizzato a fare accedere più agevolmente le imprese in difficoltà economica». «Il Fondo istituito presso il Dipartimento del Tesoro – sottolinea ancora il segretario provinciale Claai – concede, attraverso i Confidi, le garanzie statali per facilitare l’accesso al credito alle imprese in difficoltà in modo da prevenire il rischio di usura. La gravità della situazione attuale necessita di un’azione combinata e sinergica tra forze dell’ordine, magistratura e associazioni e gli strumenti economici come i Confidi, oltre, necessariamente agli imprenditori in crisi che devono trovare il coraggio di denunciare. «La speranza è che dopo gli accadimenti degli ultimi giorni non si spengano i riflettori sul fenomeno, si continui nell’azione repressiva del crimine e si presti la giusta attenzione a chi denuncia. Come Claai – conclude – siamo disponibili a fare per intero la nostra parte».