USD in rialzo nonostante i dati economici fiacchi

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Il punto della mattinata. Le principali Borse europee hanno aperto l’ultima seduta della settimana in ribasso. E Piazza Affari non fa eccezione. Al momento il Ftse Italia All-Share segna -0.77%, Ftse All-Share Capped -0.75%, Ftse Mib -0.82%, Ftse Italia Mid Cap -0.41%, Ftse Italia Small Cap -0.60%, Ftse Italia Star -0.46%, Ftse Aim Italia +0.05%. 

Intanto, il Dax30 di Francoforte cede lo 0,8%, il Cac40 di Parigi lo 0,3%, il Ftse100 di Londra lo 0,4% e l’Ibex35 di Madrid lo 0,5%.

In Francia il Pil (preliminare) del terzo trimestre ha registrato una crescita dello 0,2% su base trimestrale, dopo la flessione dello 0,1% vista nel trimestre precedente. Il dato è però inferiore alle stime degli analisti fissate su un incremento dello 0,3%. Nel mese di settembre la spesa per consumi è diminuita dello 0,2% su base mensile, dopo un incremento dello 0,8% rilevato il mese precedente. Gli addetti ai lavori avevano stimato un incremento del valore della spesa al consumo pari allo 0,4%. 
In Spagna il Pil (preliminare) nel terzo trimestre è cresciuto dello 0,7% rispetto al trimestre precedente, risultando in linea con le attese ma in lieve flessione rispetto al +0,8% rilevato nel trimestre precedente. Rispetto allo stesso periodo del 2015 il Pil è salito del 3,2% (consensus +3,1%). La stima preliminare dell’inflazione (indice dei prezzi al consumo armonizzato HICP) ha mostrato nel mese di ottobre una crescita dello 0,5% su base annua dopo un incremento dello 0,8% a settembre. La rilevazione odierna è superiore alle attese (+0,2%). 

Borse asiatiche

L’ottava si chiude com’era iniziata per l’Asia: in maniera contrastata. Il dollaro Usa è poco mosso ma rimane intorno ai massimi degli ultimi tre mesi nei confronti dello yen e questo permette a Tokyo di scambiare in controtendenza rispetto al declino seppure limitato allo 0,10% dell’indice Msci Asia-Pacific, Giappone escluso, nonostante dati macroeconomici complessivamente in miglioramento ma segnati dalla flessione dello 0,5% annuo dei prezzi al consumo in settembre (lettura invariata rispetto ad agosto). 
Il Giappone è in deflazione dal mese di marzo. In chiusura, comunque, il Nikkei 225 ha segnato un incoraggiante progresso dello 0,63% (fa ancora meglio l’indice più ampio Topix, apprezzatosi dello 0,75%). 
Di segno opposto la seduta di Seoul con il declino intorno allo 0,30% del Kospi.

Sul fronte delle materie prime, il petrolio continua a guadagnare moderatamente dopo l’apprezzamento dell’1% di giovedì grazie all’Opec che ha ribadito alla Russia gli impegni per un taglio del 4% della produzione. E a Sydney i petroliferi sono in significativo progresso, come per altro i titoli minerari, ed è soprattutto la performance negativa del comparto finanziario a spingere al ribasso l’S&P ASX 200 che limita comunque le sue perdite allo 0,22% al termine degli scambi. 
Shanghai Composite e Shanghai Shenzhen Csi 300 in vista della chiusura si muovono intorno alla parità, ma in positivo, mentre segna un declino intorno allo 0,30% lo Shenzhen Composite. Più marcata la flessione di Hong Kong: l’Hang Seng è infatti in calo di circa lo 0,70% (andamento simile per l’Hang Seng China Enterprises Index, sottoindice di riferimento nell’ex colonia britannica per la Corporate China).

Borsa Usa

La Borsa di New York ieri ha chiuso la seduta in ribasso. Il Dow Jones ha perso lo 0,16%, l’S&P 500 lo 0,30% e il Nasdaq Composite lo 0,65%. 
Le nuove richieste di sussidi di disoccupazione nella settimana terminata il 22 ottobre si sono attestate a 258 mila unità, dato superiore alle attese (255 mila unità) e inferiore alla rilevazione della settimana precedente (261 mila, dato rivisto da lettura a 260 mila unità).

A settembre gli ordini di beni durevoli hanno fatto registrare un calo dello 0,1% su base mensile dopo l’incremento dello 0,3% di agosto e a fronte di attese per un incremento dello 0,1 per cento. L’indice “core” è cresciuto dello 0,2% su base mensile. 
L’indice Pending Home Sales (mercato immobiliare residenziale) a settembre è cresciuto dell’1,5% rispetto al mese precedente. Il dato è superiore alle attese (consensus +1,2%). La cifra di agosto è stata rivista al ribasso a -2,5% da -2,4%. 

I dati macro attesi oggi
Venerdì 28 Ottobre 2016

01:30 GIA Inflazione set;

01:30 GIA Tasso di disoccupazione set;

01:30 GIA Consumi set;

11:00 EUR Indice fiducia economica ott;

11:00 EUR Indice fiducia industria ott;
11:00 EUR Indice fiducia servizi ott;

11:00 EUR Indice fiducia consumatori finale ott;

14:00 GER Inflazione preliminare ott;
14:30 USA PIL trim3 (1a stima);
16:00 USA Indice fiducia consumatori (Reuters/Univ. Michigan) finale ott.