Usa, Trentino regione vitivinicola dell’anno secondo Wine Enthusiast

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Il Trentino è stato riconosciuto come la migliore area vitivinicola a livello internazionale, ineguagliabile in Italia per la sua diversità con oltre 10mila ettari di viti, 164 cantine e un milione di ettolitri prodotti con la Denominazione di origine protetta. Il titolo di “Wine Region of the Year 2020” è stato attribuito da Wine Enthusiast, magazine newyorkese tra i più importanti al mondo per il tema del vino. La cerimonia di consegna del premio all’assessore provinciale all’agricoltura Giulia Zanotelli – in qualità di rappresentante istituzionale del Trentino – si è svolta online giovedì scorso.
“Questo prestigioso riconoscimento ci rende particolarmente orgogliosi – commenta l’assessore Zanotelli -. Il plauso va alle numerose aziende vitivinicole trentine, che con dedizione, passione e sacrificio sanno esprimere al meglio il nostro territorio attraverso le loro etichette dall’indiscussa qualità e dal carattere distintivo. E’ un grande onore per me rappresentare in questo contesto il settore e colgo l’occasione per invitare i numerosi estimatori americani a venire a scoprire di persona, quando si potrà, i luoghi e le eccellenze di questa terra alle pendici delle Dolomiti patrimonio dell’Unesco”.

Nell’esprimere la propria soddisfazione per il riconoscimento di Regione vinicola 2020, attribuito alla provincia di Trento, l’assessore all’agricoltura Giulia Zanotelli ricorda gli sforzi messi in campo dai viticoltori: “L’adozione su vasta scala del sistema di difesa integrata risale agli anni Ottanta ed è stato promosso dalla Provincia attraverso un protocollo d’intesa sottoscritto dai produttori, con l’obiettivo di favorire una particolare attenzione a salubrità e sostenibilità. Nel 2020 sono state 6.000, ossia quasi la totalità, le aziende trentine produttrici d’uva che hanno aderito al sistema di qualità nazionale di produzione integrata: si tratta della prima esperienza di questo genere in Italia per il settore vitivinicolo. Il metodo di coltivazione biologico interessa ad oggi una superficie di circa 980 ettari di vigneto, pari al 12% del totale. Il numero delle aziende in conversione è in costante aumento e lascia intravedere un incremento importante per i prossimi anni. Si tratta di un tema sempre più al centro dell’agenda politica, tanto che stiamo lavorando ad una legge provinciale ad hoc”.