Usa, le origini italiane della prima donna al comando della Marina

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In foto Lisa Franchetti (fonte frame video)

“Ho scoperto la qualità del cibo italiano vicino alla base di Gaeta”. L’italo-americana Lisa Franchetti, sessant’anni appena compiuti, ha conquistato sei mesi fa un posto nella storia essendo diventata, su nomina di Joe Biden, la prima donna a capo della Marina statunitense, la più potente al mondo. L’ha intervistata il Corriere della Sera in occasione di un summit dei capi delle forze armate Usa, organizzato a Washington dal think tank geopolitico Council on Foreign Relations. La Capo delle Operazioni Navali, scrive il quotidiano “ha sotto il suo comando flotte che combattono gli Houthi nel Mar Rosso e gli Hezbollah lungo la costa mediterranea del Libano; garantiscono la sicurezza di alleati come Giappone e Corea del Sud nell’Indo-Pacifico; tengono a bada (per ora) l’espansionismo cinese a Taiwan e nelle Filippine; vigilano nel Mar Baltico e perlustrano l’Artico in concorrenza coi sottomarini russi.

L’ammiraglia – ricorda il Corriere della Sera – è nata a Rochester, città di antica vocazione industriale nella parte settentrionale dello Stato di New York. L’impronta italiana e una certa etica del lavoro le viene dal padre Larry Franchetti. Carica di medaglie guadagnate nelle sue missioni di comando, dai soccorsi in calamità naturali ai teatri di guerra, l’ammiraglia condensa le caratteristiche di un militare contemporaneo: è al tempo stesso una top manager di manodopera, una studiosa di strategie navali, e un’esperta di tecnologie avanzate”.

Parlando col quotidiano Franchetti ricorda anche l’Italia e cita gli ufficiali italo-americani Satriano e Salvatore: “Mi insegnarono come si dirigono i marinai, come si organizza la vigilanza a bordo di una nave… e mi fecero scoprire la qualità del cibo italiano vicino alla base di Gaeta».

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