Usa, il messaggio di congratulazioni di Mattarella a Trump

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Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha inviato a Donald Trump, presidente eletto degli Stati Uniti d’America, un messaggio augurale.
«Le porgo cordiali auguri di successo nel suo nuovo mandato alla presidenza degli Stati Uniti d’America. I nostri Paesi sono uniti da inscindibili vincoli di amicizia e collaborazione, cementati dalla condivisione dei valori democratici e dalla comune adesione a un ordine internazionale fondato sulle regole.
Tali legami, che includono l’imprescindibile dimensione euro-atlantica, sono di vitale importanza, ancor più nell’attuale contesto internazionale segnato da conflitti e focolai di instabilità. Nella ricerca di soluzioni efficaci alle gravi crisi del presente Roma conferma la sua ferma volontà di lavorare d’intesa con Washington, bilateralmente e in tutti i consessi multilaterali, oltre che nella cornice delle relazioni tra gli Stati Uniti e l’Unione Europea.
A nome della Repubblica italiana le porgo i migliori auguri di benessere per la sua persona e di prosperità per l’amico popolo statunitense», ha scritto Mattarella.

Da parte sua il premier Giorgia Meloni ha detto: «A nome mio e del Governo italiano, le più sincere congratulazioni al presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump. Italia e Stati Uniti sono Nazioni “sorelle”, legate da un’alleanza incrollabile, valori comuni e una storica amicizia. È un legame strategico, che sono certa ora rafforzeremo ancora di più. Buon lavoro Presidente».
Il ministro degli Estri, Antonio Tajani, ha commentato: «L’elezione di Donald Trump darà stabilità agli USA, un nostro grande partner. Siamo al lavoro già da ora per rinforzare il legame solidissimo con gli Usa. Le relazioni transatlantiche sono la priorità del Governo insieme ai rapporti con l’UE. Lavoreremo con l’amministrazione Trump, credo che si potrà discutere di molte questioni, la NATO è una priorità».
Tajani ha aggiunto: «Io non vedo problemi per l’elezione di Trump, anzi credo che lui abbia una naturale simpatia per l’Italia e come abbiamo lavorato bene con le precedenti amministrazioni sono convinto che lavoreremo bene con la nuova amministrazione del tycoon». In questo periodo le parole della distensione sono state coperte da quelle dell’ex ambasciatore Lavrov che è ritornato a tuonare vontroml’ocvudente responsabile unico dell’exa lation del conflitto che stiamo vivendo .
Questa sarà la vera età dell’oro”. Donald Trump ha rivendicato la vittoria nelle presidenziali americane. È in testa negli Stati chiave ancora da assegnare, tra cui Michigan e Wisconsin. Trump ha parlato alla nazione dal suo quartier generale. “Fermerò tutte le guerre”, ha promesso.

Ed ha assicurato di volere un “esercito potente”, ma “non per usarlo”. “Non inizierò le guerre, le fermerò”, ha detto nel suo discorso della vittoria. “Non abbiamo avuto guerre, per quattro anni non abbiamo avuto guerre. Solo che abbiamo sconfitto l’ISIS”.
Accolto sul palco del Centro Congressi di West Palm Beach da una folla entusiasta e sulle note di “God Bless America” di Lee Greenwood, Donald Trump ha voluto attorno a sé le persone più importanti nella sua vita personale e politica. L’ex first lady Melania Trump era in piedi accanto al marito ed è stata raggiunta da Barron, il figlio più giovane. Anche i figli più grandi di Trump, Don Jr., Eric, Ivanka e Tiffany, hanno raggiunto il padre sul palco. Con loro i principali consiglieri della campagna: Susie Wiles e Chris LaCivita e gli alleati politici erano sul palco, tra cui il presidente della Camera Mike Johnson.
Trump ha tra l’altro citato alcune celebrità tra il pubblico e ha chiamato sul palco Dana White, CEO dell’UFC, e il golfista Bryson DeChambeau. Il neo eletto presidente ha riservato un lungo elogio a Elon Musk, il miliardario proprietario di X, Tesla e Space X, che è diventato uno dei suoi sostenitori più in vista. “Abbiamo una nuova stella. È nata una stella: Elon”, ha urlato il candidato repubblicano.
La notizia che il partito dell’ex presidente ha conquistato il controllo del Senato ha rafforzato la prospettiva di ampi tagli alle tasse, di maggiori tariffe e di deregolamentazione, visti come una spinta per il biglietto verde. Secondo le proiezioni di FoxNews, i repubblicani prenderanno infatti il controllo del Senato con almeno 51 seggi. La vittoria del senatore repubblicano Bernie Moreno sul democratico Edmund Gerald Brown, in Ohio, osservano gli analisti, ha sostanzialmente chiuso la corsa al Senato Usa.