Usa 2016: scontro Trump-Papa, candidato attenua toni

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WASHINGTON – Donald Trump non corregge del tutto, ma di certo attenua la sua reazione alle parole di papa Francesco che condannano la sua proposta di costruire un muro alla frontiera tra Stati Uniti e Messico per fermare l’immigrazione illegale.
    Sono passate poche ore dalle critiche del pontefice quando il tema irrompe con prepotenza nel duello tra i contendenti per la nomination repubblicana, tanto che in un nuovo dibattito tv in South Carolina, trasmesso dalla Cnn, non puo’ che essere su questo la prima domanda, con i candidati che si dividono tra chi si dichiara “pro papa” come John Kasich e chi, come il cattolico Jeb Bush, ritiene che nessuno abbia il diritto di pronunciarsi sulla fede di ciascuno, nemmeno il Santo padre evidentemente.
    Kasich, quindi, il governatore dell’Ohio che emerge sempre piu’ come il moderato ragionevole nell’infuocata battaglia per la nomination repubblicana, non ha dubbi : “Consideratemi nella colonna di quelli che stanno col Papa” afferma subito.”Abbiamo gia’ troppi muri tra di noi – aggiunge -, se vogliamo fare qualcosa a Washington sono i ponti che dobbiamo costruire”. E’ poi Jeb Bush, di fede cattolica, a prendere invece le distanze dalle osservazioni del pontefice. “Il papa e’ una ispirazione, ma non e’ appropriato mettere in discussione la fede di Trump”, ammettendo: “Mi metto sempre nei guai quando si tratta delle parole del papa”. Gia’ in occasione dell’enciclica di Francesco sul clima Jeb Bush aveva sottolineato che a suo avviso Chiesa e politica devono occuparsi di cose diverse. E’ poi la volta di Donald Trump, che non si tira indietro e dapprima non sembra mollare, salvo pero’ offrire qualche precisazione. E’ tutta colpa dei media, secondo il miliardario aspirante presidente che a caldo aveva definito “vergognoso” l’intervento del pontefice. “Io non voglio litigare con il papa”, afferma quindi, e spiega che a suo avviso le parole di Francesco sono state male interpretate

Jeb Bush, non appropriato criticare fede Trump – “Il papa e’ una ispirazione, ma non e’ appropriato mettere in discussione la fede di Trump”. Lo ha detto il candidato per la nomination repubblicana Jeb Bush, commentando le parole di Francesco durante un evento ‘domanda e risposta’ in South Carolina, la prossima tappa delle primarie, trasmesso in diretta dalla Cnn. “Mi metto sempre nei guai quando si tratta delle parole del papa”, ha detto Bush, che e’ cattolico e che gia’ in occasione dell’enciclica di Francesco sul clima aveva notato che a suo avviso Chiesa e politica devono occuparsi di cose diverse. “Io non metto in discussione la cristianita’ della gente”, ha detto Bush.
   

WASHINGTON – Donald Trump non corregge del tutto, ma di certo attenua la sua reazione alle parole di papa Francesco che condannano la sua proposta di costruire un muro alla frontiera tra Stati Uniti e Messico per fermare l’immigrazione illegale.
    Sono passate poche ore dalle critiche del pontefice quando il tema irrompe con prepotenza nel duello tra i contendenti per la nomination repubblicana, tanto che in un nuovo dibattito tv in South Carolina, trasmesso dalla Cnn, non puo’ che essere su questo la prima domanda, con i candidati che si dividono tra chi si dichiara “pro papa” come John Kasich e chi, come il cattolico Jeb Bush, ritiene che nessuno abbia il diritto di pronunciarsi sulla fede di ciascuno, nemmeno il Santo padre evidentemente.
    Kasich, quindi, il governatore dell’Ohio che emerge sempre piu’ come il moderato ragionevole nell’infuocata battaglia per la nomination repubblicana, non ha dubbi : “Consideratemi nella colonna di quelli che stanno col Papa” afferma subito.”Abbiamo gia’ troppi muri tra di noi – aggiunge -, se vogliamo fare qualcosa a Washington sono i ponti che dobbiamo costruire”. E’ poi Jeb Bush, di fede cattolica, a prendere invece le distanze dalle osservazioni del pontefice. “Il papa e’ una ispirazione, ma non e’ appropriato mettere in discussione la fede di Trump”, ammettendo: “Mi metto sempre nei guai quando si tratta delle parole del papa”. Gia’ in occasione dell’enciclica di Francesco sul clima Jeb Bush aveva sottolineato che a suo avviso Chiesa e politica devono occuparsi di cose diverse. E’ poi la volta di Donald Trump, che non si tira indietro e dapprima non sembra mollare, salvo pero’ offrire qualche precisazione. E’ tutta colpa dei media, secondo il miliardario aspirante presidente che a caldo aveva definito “vergognoso” l’intervento del pontefice. “Io non voglio litigare con il papa”, afferma quindi, e spiega che a suo avviso le parole di Francesco sono state male interpretate

Jeb Bush, non appropriato criticare fede Trump – “Il papa e’ una ispirazione, ma non e’ appropriato mettere in discussione la fede di Trump”. Lo ha detto il candidato per la nomination repubblicana Jeb Bush, commentando le parole di Francesco durante un evento ‘domanda e risposta’ in South Carolina, la prossima tappa delle primarie, trasmesso in diretta dalla Cnn. “Mi metto sempre nei guai quando si tratta delle parole del papa”, ha detto Bush, che e’ cattolico e che gia’ in occasione dell’enciclica di Francesco sul clima aveva notato che a suo avviso Chiesa e politica devono occuparsi di cose diverse. “Io non metto in discussione la cristianita’ della gente”, ha detto Bush.