Università, via libera all’assunzione per 1511 ricercatori (148 in Campania)

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Il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Marco Bussetti, ha firmato il decreto relativo al piano straordinario di assunzioni per ricercatori universitari di tipo B previsto, con appositi stanziamenti, dall’ultima legge di Bilancio. Si tratta, in tutto, di 1.511 posti che, spiega Bussetti, ”consentiranno a molti giovani di inserirsi in un percorso che li vedrà impegnati in attività di ricerca e di insegnamento, con il passaggio, dopo tre anni, al ruolo di professore associato”. “Si tratta – sottolinea Bussetti – di 206 posti in più rispetto al piano attuato dal precedente governo: un segno concreto di quell’azione di rilancio del sistema universitario che vogliamo avviare a partire proprio dai giovani”. Quella che si sta attuando, prosegue il ministro, ”è una misura che va letta insieme agli altri provvedimenti che abbiamo adottato, sempre in legge di bilancio, per aumentare il numero di assunzioni nelle Università: dopo molti anni si torna a reclutare oltre il normale turnover. Abbiamo promesso maggiori attenzioni nei confronti dell’Università e stiamo dimostrando con i fatti che vogliamo davvero investire in questo settore”.
Centro e Nord Italia si dividono la maggior parte delle assunzioni, rispettivamente con 728 e 546 posti, mentre le università del Sud potranno assumere solo 237 ricercatori. In particolare, guida la classifica la Lombardia con 230 nuovi reclutati. Il Lazio è al secondo posto con 171, terza la Campania (148). Tra gli atenei risulta prima La Sapienza di Roma, che potrà assumere ben 83 ricercatori universitari, seguita da Universita’ di Bologna e Universitaà Federico II di Napoli. I posti disponibili sono stati assegnati in base a dimensioni dell’ateneo, numero di studenti iscritti entro il primo anno fuori corso, al valore dell’indicatore di qualita’ della ricerca (Irfs) e numero di ricercatori a tempo determinato.