Università Suor Orsola Benincasa, arriva a Napoli il master per diventare lobbisti

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Diventare lobbisti si può. Arriva a Napoli il primo master in Management Pd Public affairs, dell’Università Suor Orsola Benincasa. Il master, di secondo livello, parte dal presupposto che l’evoluzione del sistema politico-istituzionale e le profonde trasformazioni rapporto tra pubblico e privato richiedono oggi una modernizzazione dei processi formativi. Condirettore del master è Claudio Velardi, presidente della Fondazione Ottimisti&Razionali che lancia anche l’hashtag #lobbynapoli, per “fare lobby su Napoli”. “Il Master è su come si costruiscono le relazioni con le imprese, istituzioni, come si fa comunicazione – ha spiegato – Abbiamo pensato a questo hashtag perché i napoletani sanno, potenzialmente, molto bene fare lobby, ma hanno anche bisogno di fare una lobby su Napoli affinché della città si parli diversamente”. Nessuna accezione negativa del termine, come ha evidenziato, “sono stato il primo a creare un’agenzia che si di finisce di lobby e public affairs”. “Fare il lobbista – ha sottolineato – significa conoscere materie giuridiche economiche, come funziona per esempio il Parlamento. Nell’accezione negativa si tratta di faccendieri. I lobbisti, invece, sono dei professionisti con grandi specializzazioni”. L’obiettivo del master è, dunque, formare una figura professionale capace di analizzare i processi decisionali pubblici di creare una fitta rete di relazioni, interagendo con interlocutori istituzionali, attraverso strategie di comunicazione veloci e flessibili. “Cerchiamo di rendere quanto più possibile servizi agli studenti in settori che siano centrali della vita del mondo contemporaneo – ha affermato Lucio D’Alessandro, rettore del Suor Orsola – oggi l’università si deve preoccupare di fare formazione di alto livello, ma anche molto inserita negli ambiti professionali della vita contemporanea”. Il master è strutturato come un progetto teatrale, si articola, infatti, in nove moduli appunto gli atti, che prevedono attività formative per trasferire conoscenze, i copioni, laboratori per allenare le capacità, i training, simulazioni per sperimentare le competenze acquisite, la messa in scena, momenti di confronto con i rappresentanti del mondo professionale, istituzionale e imprenditoriale, i cosiddetti dopo teatro. Alla presentazione del master c’era anche Alessandro Siani per il quale “i napoletani sono pronti alla comunicazione, soprattutto ad essere socievoli, secondo me sono le basi per chi vuole intraprendere questo percorso”.