La sede dell’Università l’Orientale di Napoli è stata occupata da un gruppo di studenti che hanno esposto uno striscione a sostegno della Palestina “fino alla vittoria” c’è scritto sul drappo appeso al balcone centrale di Palazzo Giusso. Nelle scorse settimane altri studenti avevano esposto una bandiera palestinese sulla facciata dell’Ateneo ed in altri luoghi della città. In un lungo comunicato gli studenti annunciano una conferenza stampa che si terrà alle 11 nella sede dell’Ateneo per spiegare i motivi dell’occupazione
Tottoli a confronto con gli studenti
Il rettore dell’Università l’Orientale di Napoli, Roberto Tottoli, ha chiesto inutilmente agli occupanti di lasciare la sede dell’Ateneo dove stamattina un gruppo di studenti ha preso possesso di Palazzo Giusso ed esposto uno striscione a favore della Palestina. Tottoli ha avuto un contatto con i manifestanti attraverso lo spioncino del portone d’ingresso oltre il quale c’erano gli studenti che hanno collocato nel cortile una bandiera della Palestina. “Non potete occupare uno spazio pubblico”, “non potete parlare a nome di tutti gli studenti”, “se questa è la vostra concezione della democrazia, complimenti”, alcuni dei passaggi del suo intervento. Successivamente davanti ai microfoni ha spiegato di aver “invitato gli studenti a lasciar riprendere le attività. Tra l’altro oggi c’era una iniziativa di colleghi sullla Palestina, sulla situazione che è gravissima. L’Ateneo del resto è impegnato a far prevalere innanzitutto le ragioni della pace, a cercare di capire questa realtà molto complessa. Dispiace – aggiunge Tottoli – perchè questa attività viene interrotta con questa occupazione che trova l’unica ragione nella esposizione della bandiera dalla facciata di Palazzo Giusso”. Il rettore aggiunge di aver detto agli studenti che “si poteva lasciare loro uno spazio” per esprimere le loro ragioni e così “far riprendere le attività. Come rappresentante di migliaia di studenti, dico che l’occupazione blocca in pieno le attività didattiche e anche un momento di riflessione sulla crisi internazionale”.