Università, figli di dipendenti pubblici: dall’Inps 477 borse di studio fino a 12.500 euro

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L’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha lanciato il bando di concorso che mette a disposizione 477 borse di studio per l’anno accademico 2024-25 per gli studenti iscritti all’università, figli e orfani di dipendenti e pensionati del pubblico impiego, che saranno ammessi nei 57 Collegi Universitari di Merito italiani, riconosciuti e accreditati dal Ministero dell’Università e della Ricerca, presenti in 18 città e rappresentati dalla Conferenza dei Collegi Universitari di Merito (CCUM). Il valore delle borse di studio va da 9.500 a 12.500 euro ed è proporzionato al valore ISEE.

Le domande possono essere presentate fino alle ore 12 del 12 agosto. I Collegi Universitari di Merito sono enti non profit in cui gli studenti iscritti alle università, oltre a usufruire di vitto e alloggio, seguono un percorso formativo di eccellenza, parallelo agli studi universitari e orientato allo sviluppo di soft skills, alla preparazione del mondo del lavoro e alla mobilità internazionale. Gli studenti sono ammessi ai Collegi attraverso un concorso che ne valuta i meriti scolastici e accademici, oltre alle motivazioni, indipendentemente dal reddito. Per gli studenti che accederanno ai Collegi nel prossimo anno accademico saranno disponibili complessivamente più di 1000 borse di studio garantite, oltre che dagli enti gestori dei Collegi, da aziende, fondazioni e altri enti con cui CCUM ha stretto accordi, tra cui Inps e Fondazione Enpam. A queste si aggiungono le oltre 3.000 borse di studio erogate per gli studenti che sono entrati in Collegio negli anni precedenti. I Collegi sono 57 e si trovano in 18 città: Milano, Roma, Torino, Bologna, Firenze, Padova, Trieste, Genova, Pavia, Napoli, Palermo, Bari, Brescia, Catania, Modena, Verona, Perugia, Cagliari.

I contributi saranno erogati agli studenti beneficiari anche negli anni successivi al primo per tutta la durata del percorso accademico, se continueranno a essere rispettati i requisiti di merito previsti da bando.

Per fare domanda gli studenti non devono essere in ritardo di oltre due anni nella carriera scolastica; devono essere inoccupati o disoccupati alla data di presentazione della domanda; non devono aver superato il 26° anno di età alla data di scadenza del bando; non devono essere stati allontanati da una struttura collegiale per motivi disciplinari; non devono aver riportato condanne penali o non devono aver procedimenti penali in corso; non devono usufruire di alcuna provvidenza scolastica, in denaro o in servizi, di valore superiore a 6.000 euro complessivi, erogata dallo Stato o da altri Enti ed Istituzioni pubbliche o private per l’anno accademico 2024/2025 e non devono essere assegnatari di un posto in Collegio nelle strutture di proprietà dell’INPS.

In Italia gli studenti universitari sono più di 1,9 milioni e 450.000 circa vivono “fuori sede” a fronte di circa 50.000 posti disponibili nelle residenze universitarie (strutture degli enti di diritto allo studio e Collegi Universitari di Merito). Le borse di studio erogate in Italia sono circa 250.000. Circa 400.000 studenti vivono in appartamento nelle principali città universitarie con costi compresi tra i 7.000 e 9.500 euro all’anno (affitto di una stanza singola, vitto, utenze, internet). Un anno in un Collegio di merito, invece, tenendo conto che oltre il 70% dei collegiali riceve borse di studio erogate da queste strutture, che coprono dal 30 al 100% delle spese, a seconda del reddito ISEE degli studenti, ha un costo medio rimanente a carico degli studenti tra i 5.500 e i 7.000 euro ( e include vitto, alloggio, utenze, internet, utilizzo dei luoghi di studio e svago interni alle strutture oltre che un percorso formativo personalizzato e servizi di accompagnamento psicologico e coaching).