UniPegaso brevetta 3D Mask, la mascherina realizzata con stampa tridimensionale

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In foto Francesco Fabbrocino

L’Università Telematica Pegaso, attraverso lo Spin Off 3DCELL guidato dal professor Francesco Fabbrocino, in collaborazione con il professor Pietro Russo del CNR Campania e l’ingegner Giuseppe Russo di ArdiIndustrie, ha brevettato 3D Mask, una mascherina protettiva ffp2 composta da particolari polimeri dotati di peculiarità antimicrobiche e antivirali e facilmente producibile con tecnologie innovative come la stampa 3D. I polimeri e i biopolimeri sono diventati di straordinario interesse come composti attivi in svariati settori industriali, grazie alla grande varietà di materiali e composizioni disponibili, alla possibilità di miscelarli, modificarli chimicamente o di utilizzare strumenti di nanotecnologia per migliorare le loro prestazioni. A tal riguardo, il team di scienziati ha ottenuto un dispositivo di protezione prodotto con un materiale polimerico sostenibile da un punto di vista ambientale, già ampiamente validato per la tecnologia di riferimento e facilmente producibile attraverso stampante in 3D.
3D Mask non solo ha una capacità antivirale testata, ma è riutilizzabile, modulare, lavabile, riciclabile e conveniente perché facilmente riproducibile con stampanti in 3D. Tutto ciò rappresenta una risposta concreta e tutta italiana alla drammatica richiesta di dispositivi di sicurezza sanitaria, quali appunto le mascherine.
Si conta che solo il nostro Paese avrebbe bisogno di 90 milioni di mascherine per ogni mese di emergenza da Covid – 19. Questo prototipo, se messo in produzione, potrebbe contribuire a soddisfare tale richiesta, anche in considerazione del fatto che si tratta di un dispositivo riutilizzabile, a differenza delle mascherine chirurgiche che hanno un’efficacia garantita di circa 8 ore.
“L’Università Telematica Pegaso – dichiara il presidente Danilo Iervolino – mette a disposizione di tutti il bagaglio di conoscenze degli esperti con gli obiettivi di contribuire a garantire la salute delle persone, sostenere la Sanità in affanno e aiutare il settore produttivo del Paese a ripartire”.