Una startup campana porta la rivoluzione digitale nel mercato (in forte ascesa) della birra artigianale

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in foto il team di Trovabirre

Anche per il settore della birra artigianale in Italia è vicina la svolta digitale. Parliamo di un mercato in straordinaria crescita, legato a piccole e giovani realtà locali che grazie all’innovazione tecnologica, può cambiare le prospettive di vendita e passare da logiche di distribuzione tradizionale a dinamiche digitali e senza confini.
Trovabirre.it, startup nata a Napoli, ha portato in Italia un paio d’anni fa il primo marketplace B2B di birrifici artigianali italiani, associando – nonostante il lockdown e la chiusura dei locali – oltre 300 birrifici, più di 900 etichette e più di 700 attività del settore Ho.re.ca. Prova concreta di aver risposto ad un reale bisogno e necessità degli operatori del settore.
Oggi la società si prepara ad un’ulteriore crescita per contribuire alla rivoluzione di questo mercato finora appannaggio di tedeschi, olandesi e inglesi e che sta vivendo in Italia un incremento esponenziale. Tra il 2009 e il 2019 è letteralmente esploso (+395% secondo il Rapporto FIPE 2019) ed è passato da un comparto che contava 60 birrifici artigianali a metà del 2000 agli oltre 1000 registrati lo scorso anno (microbirrifici.org).
In queste ore, Trovabirre.it ha lanciato una Campagna di equity crowdfunding su Mamacrowd, la principale piattaforma per investimenti italiana.
Una raccolta che ha un obiettivo minimo di 400 mila euro, ed è finalizzata, si legge in una nota diffusa dall’azienda a “potenziare la piattaforma logistica tecnologica, incrementare il numero di birrifici, ampliare il catalogo delle etichette, rafforzare la community e intensificare le attività di marketing. Uno strumento digitale che potrebbe davvero rappresentare il punto di svolta per un mercato pari ad un valore condiviso di  9,5 miliardi (fonte Annual Report Assobirra 2020)”.
Trovabirre.it punta a cambiare la modalità di vendita e distribuzione di queste piccole aziende costituite soprattutto da giovani. “I piccoli produttori locali – affermano  i titolari della startup -, finalmente, possono azzerare ogni confine ed intercettare, con il minimo impegno commerciale e logistico, l’intero settore Ho.re.ca. italiano che, parallelamente, può accedere ad un catalogo di birre artigianali italiane molto più ampio e in genere poco fruibili attraverso i canali della distribuzione tradizionale”.
Trovabirre.it, si legge ancora nella nota, “ha chiuso ad aprile scorso un primo round di investimento del valore di 230 mila € con Primo Ventures Sgr Spa ed ha registrato nel primo trimestre del 2022 una crescita media mensile di utenti del +60% rispetto a tutto il 2021″.