Una carta comune per un viaggio accessibile in tutta l’UE

  • Carta europea della disabilità: per le persone con disabilità diventerà più facile viaggiare in tutta l’UE (qui

Oggi, 27 novembre 2023 – 15:52, il Consiglio ha approvato la sua posizione negoziale — orientamento generale — in merito alla direttiva che istituisce la carta europea della disabilità e il contrassegno europeo di parcheggio per le persone con disabilità.

Oggi abbiamo raggiunto un accordo tra gli Stati membri dell’UE riguardo alla nuova carta europea della disabilità e al contrassegno europeo di parcheggio per le persone con disabilità. Le condizioni speciali e il trattamento preferenziale che si applicano alle persone con disabilità nel loro paese di residenza saranno disponibili per altri cittadini con disabilità dell’Unione che si recano in viaggio o in visita in quel paese per un breve periodo. Viaggiare nell’Unione europea è un’esperienza che arricchisce enormemente e che dovrebbe essere agevole e accessibile per qualsiasi cittadino dell’UE, senza eccezioni.

Pablo Bustinduy, ministro spagnolo dei Diritti sociali, del consumo e dell’Agenda 2030

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Lo scopo della direttiva è garantire parità di accesso a condizioni speciali o a un trattamento preferenziale, come per esempio tariffe di ingresso ridotte o azzerate, accesso prioritario, assistenza e parcheggi riservati forniti alle persone con disabilità durante soggiorni brevi in tutta l’UE. Sono compresi gli eventi culturali e ricreativi, le strutture sportive e balneari e i servizi di trasporto.

Inoltre, secondo il testo concordato dal Consiglio, gli Stati membri possono decidere di applicare le stesse misure per soggiorni di durata superiore a tre mesi, anche per programmi di mobilità dell’UE.

Le autorità nazionali saranno responsabili del rilascio delle carte europee della disabilità fisiche e digitali in un formato accessibile. Le carte saranno riconosciute in tutta l’UE come prova di una disabilità.

Il Consiglio ha tenuto conto del principio del multilinguismo: gli Stati membri potranno rilasciare carte bilingui in inglese e nelle rispettive lingue nazionali. Il Consiglio ha anche previsto per gli Stati membri la possibilità di includere sulle carte un codice QR, che costituisce lo strumento più efficace e di facile attuazione per prevenire le frodi.

Inoltre, al fine di assicurare un’attuazione uniforme e il riconoscimento reciproco in tutta l’Unione, il contrassegno europeo di parcheggio sostituirà tutti i contrassegni di parcheggio esistenti per la mobilità transfrontaliera entro cinque anni dall’entrata in vigore della direttiva. Il contrassegno di parcheggio sarà rilasciato in formato fisico, in linea con l’orientamento generale del Consiglio. Il rilascio di un contrassegno di parcheggio europeo digitale rimarrà volontario per gli Stati membri.

Sensibilizzazione e protezione dei dati

Sia gli Stati membri che la Commissione saranno responsabili di informare le persone con disabilità in merito alla carta europea della disabilità e al contrassegno europeo di parcheggio per le persone con disabilità, nonché riguardo alle condizioni speciali loro concesse.

Secondo il testo concordato dagli Stati membri, un sito web dell’UE fornirà informazioni pertinenti in merito alla carta europea della disabilità e al contrassegno europeo di parcheggio per le persone con disabilità. Il sito web sarà disponibile in tutte le lingue dell’UE e in formati accessibili.

Gli Stati membri hanno convenuto di rafforzare la protezione dei dati. Il testo del Consiglio chiarisce che i dati contenuti nella carta digitale saranno criptati e protetti dall’uso non autorizzato. Inoltre, la foto e la firma del titolare della carta saranno rimosse dalla carta fisica.

Informazioni generali e prossime tappe

La direttiva proposta fa parte della strategia dell’UE per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030. Si basa sull’esperienza di un progetto pilota sulla carta UE della disabilità, che è stato realizzato in otto Stati membri, e sul contrassegno di parcheggio europeo per le persone con disabilità già esistente, che a sua volta si basava su un precedente regime volontario dell’UE.

La proposta della Commissione è stata adottata a settembre e da allora si sono svolti intensi lavori a livello tecnico in seno al Consiglio al fine di raggiungere una posizione negoziale. I negoziati sulla forma definitiva della direttiva dovrebbero iniziare quanto prima, una volta che il Parlamento avrà votato sul suo mandato all’inizio del 2024.