Gli italici trasvolatori alfin tornarono, sia gli Atlantici, come avrebbe definito Gabriele D’ Annunzio, il Vate, i personaggi politici e dell’economia che sono stati impegnati “oltremare”. Precisamente, a Washington ha operato un gruppo economico politico in una tournée che ha riscosso un buon successo a scena aperta. Nel contempo la ubiqua e ardimentosa Capo del Governo, ha fatto ritorno da una due giorni nera, solo per quanto riguarda una delle denominazioni del luogo dove è stata in missione, l’ Etiopia. Giunta in sede, la stessa ha trovato una situazione articolata e esplosiva che ormai ha messo lei e la sua squadra di governo in agitazione. Analogo effetto la stessa sta avendo per la maggior parte degli italiani, già sull’orlo del baratro del disorientamento, che distorce ancor più l’organizzazione della loro routine. Procedendo con ordine, la prima legnata ( in senso figurato, non pertanto meno dolorosa, ndr) tra capo e collo, la Prima Ministro Meloni l’ha presa nel constatare che la spaccatura tra Renzi e Calenda era ormai cosa fatta, con la conseguenza che la pianta del nuovo incrocio che già aveva preso il nome di Terzo Polo, era appassita prima che riuscisse a dare un solo frutto.Tutto ciò nonostante fossero state adottate pratiche di innesto con forzature che, con il senno di poi, appaiono ora nella loro vera consistenza: cercare il modo, come si dice in campagna, per far sì che il gallo faccia l’uovo. È duro da ammettere ma è l’onestà mentale che lo impone, che gli intrecci contro natura, nella migliore delle ipotesi risultano sterili, mentre generano quasi sempre mostri. Quegli stessi che, per l’aria che tira anche nel paese, sarebbero pericolosi anche se fossero caduti in un tipo di letargo più che profondo. L’ Italia ha assistito più volte a situazioni in cui capipolo da opera buffa si sono rivelati capaci tutt’al più di comparire in spettacoli sconvenienti, destinati a rimanere senza repliche. Questa volta l’ Opera dei Pupi ancora in scena, oltre che sgradevole, si sta rivelando di livello molto più basso e di una quantitá di cattivo gusto superiore anche a quella di alcune macchiette tipiche dell’ avanspettacolo postbellico. Si dovrà ancora una volta essere d’accordo con la vecchia contadina che, avvertendo che non le rimaneva molto tempo prima di intraprendere quel viaggio di sola andata, esclamò che l’unico cruccio che le rimaneva era di non aver potuto prendere atto fino in fondo dei ( cattivi ) comportamenti di una parte dell’ umanitá. Si aggiunga come chiusura che quest’ ultimo episodio gronda cattiva fede in quantità unita a più che scarsa istruzione per l’ uso del mondo.Per ultimo, commentando il fatto, uno degli avventori del dopolavoro, a metà della mattinata e quindi di certo svincolato dall’ abbraccio di Morfeo, ha dichiarato con tono e atteggiamento alla John Waine: “Certi soggetti è meglio perderli che trovarli”. Sono seguiti applausi che hanno coperto il rumore della pioggia battente. L’altra sorpresa decisamente sgradita è stata procurata dalla fuga dell’equivoco faccendiere russo nei cui confronti, a voler far finta di non capire, la magistratura meneghina ( l’allusione alle mascherate è voluta ) ha peccato di leggerezza in maniera tale da allertare anche gli uscieri del tribunale di Milano. Gli stessi si sono sentiti autorizzati a dismettere il timore reverenziale verso i padroni di casa e a sentirsi liberi di aggrottare le sopracciglia senza timore di essere ripresi. Quanto è successo ancora una volta all’interno di quella casta meriterebbe un’ inchiesta che andasse in profondità come non è mai avvenuto fin’ ora. Oltre alla confusione che già ha generato tra gli Italiani e gli altri paesi della EU, agli americani questa vicenda stará sembrando una mancanza di rispetto di notevole portata. Per giunta concretatasi nell’ attuale momento che definire delicato non ne da certamente l’idea. La sua portata è pari alla quantità del potenziale fastidio che si genererebbe dall’ apertura del formicaio su cui è seduta la parte dell’umanitá che vive a occidente. Ciò che é più grave, è che senz’altro ci saranno altri episodi sgradevoli, quelli ipotizzati nella serie di considerazioni che concludono che il Signor Peggio non è mai arrivato.
Intanto si verifica ancora l’assurdo che alcuni villici condividano, seppure in chiave laica, che l’urina del papa sia acqua santa. Libenter credimus quod volumus, piace credere che possa accadere quanto si desidera.