Istituire il Garante per il Monitoraggio delle truffe. A proporlo, un una lettera aperta inviata ai presidenti delle Regioni Campania e Basilicata, è lo Studio Legale Associato Vizzino che, ”
“In qualità di legale assicurativo che svolge la propria attività principalmente in aree speciali antifrode” richiama l’attenzione delle autorità su “una delle maggiori problematiche che attanaglia la comunità”. Si tratta del “dilagante fenomeno delle truffe che merita estrema attenzione perché rappresenta un grave danno patrimoniale ed all’immagine della intera collettività”.
“E’ purtroppo ben noto – si legge nel documento – che, negli ultimi anni, la crisi economica che grava sul nostro Paese abbia fatto diventare il malcostume delle frodi un vero e proprio ammortizzatore sociale. Si è potuto notare, in particolare, che vi è un numero sempre maggiore di cittadini che anche in modo occasionale commettono reati contro il patrimonio a volte anche per indennizzi di piccolo ammontare”. “In tale contesto – viene sottolineato- , destano particolare preoccupazione le “truffe” a soggetti deboli, in particolar modo anziani o ammalati, vittime di illeciti o sotterfugi che avvengono prevalentemente all’interno delle mura domestiche e che portano gli autori della truffa a far credere alla “vittima” di detenere qualche particolare qualifica di pubblica utilità (addetto a servizi essenziali, quali elettricità, telefonia o riscaldamento) ovvero proponendo qualche fantomatica operazione commerciale, così inducendo la persona a corrispondere una somma di denaro, più o meno ingente, per una prestazione in realtà mai eseguita.
O, anche, in particolare con il caro energia, sono aumentati i casi di raggiro da parte di call/Center “poco professionali”, che con metodi “aggressivi” e “poco chiari” adottano tecniche per trovare nuovi clienti. Le truffe ai danni delle persone anziane sono da sempre un grave problema che, purtroppo, anche per il maggior uso delle nuove tecnologie e le difficoltà di padroneggiarle da parte di questa fascia di popolazione, si sta diffondendo sempre più.
In una vita sempre più digitale anche le truffe si consumano online: frodi negli acquisti, truffe romantiche e finte lotterie; donazioni fraudolente, oppure frodi che si realizzano mediante tecniche di phishing, vishing, smishing e accessi abusivi a banche dati. Le ultime delle ipotesi elencate sono le più sofisticate, richiedono acquisizione di informazioni attraverso accessi abusivi a banche dati, tecniche di phishing (utilizzano un messaggio che, riferendo problemi di registrazione o sicurezza, invita a fornire i propri dati di accesso al servizio riservati, di solito rimandando, con un link, ad un sito web solo apparentemente dell’istituto bancario), vishing (attraverso il telefono: voice phishing) o smishing (in questo caso sono utilizzati SMS). Altro “trucco” utilizzato dai truffatori è lo spoofing che consiste in un attacco informatico basato sulla falsificazione dell’identità…”.
Nella lettera, come si può leggere nel documento integrale allegato, viene ampiamente descritto l’allarmante fenomeno in tutte le sue ultime e più fantasiose varianti: di qui l’invito alle Autorità interpellate a istuire “un’Autorità di garanzia per i cittadini, cui segnalare le ipotesi di truffe, con il compito di vigliare sul fenomeno, contrastarne la diffusione, fornire tutela ai cittadini che ne siano pregiudicati”.