A volte ritornano. Ci si riferisce ai diversi attentatori alla democrazia che nei secoli hanno calcato la scena del pianeta, qualche volta riuscendo nel loro intento. Al momento sono vari gli aspiranti a ricoprire quella parte del dramma mondiale da un po’ di tempo in scena, ma uno solo sta dimostrando di essere nelle condizioni di superare il provino a piè pari. Le vieillard prodige (?) che può incarnare molto bene solo quel personaggio è Donald Trump, attuale Presidente degli USA. Lo era già stato prima di Biden e il particolare
invita a credere che gli americani soffrano di una forma di masochismo ben mimetizzati. Come molti aspiranti fuhrer, anche il Biondo Megalomane a stelle e strisce riesce, nella sua immaginazione, a sminuire l’ importanza di alcuni fatti e a esaltare la positività dei suoi propositi, inattuabili anche se il novello sedicente Padrone del Mondo o aspirante tale avesse i superpoteri dell’eroe dei fumetti di tanti anni fa, suo conterraneo, Capitan America. Va sottolineato che nel poco tempo trascorso da quando è inquilino della Casa Bianca, collaborato dai suoi più che improbabili aiutanti in campo, sta illustrando il suo programma. Lo fa con la stessa foga che i suoi predecessori ai quali tenta di riferirsi, tanto a Roma quanto a Berlino, misero in quello loro, definibile più correttamente delirio. Il tutto arricchito da una gestualità scomposta, giammai clownesca, tipica dei guitti che recitano, o almeno provano a farlo, nelle sceneggiate napoletane. Intanto dove infuriano i combattimenti, i caduti quasi non si contano più e i danni al patrimonio, quello pubblico soprattutto, già ora molto gravi, a breve diventeranno inestimabili. A quel punto non potrà essere contenuto e ritenuto esagerato l’umano lamento ‘non resta che piangere”. L’unica consolazione, per magra che possa essere, è che, quando tutto sarà finito in un modo o nell’altro, il mondo di sicuro continuerá a girare. Quando scadenziere tutto ciò, non è ipotizzabile. Anche come non è possibile stabilire, ma non pertanto è da escludere, che lo farà in senso contrario a quello attuale.
