Un ascensore conduce ora nel luogo dove Napoli ebbe le origini, ma via Monte di Dio nasconde tanti altri tesori

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in foto la chiesa della Nunziatella

di Maria Carla Tartarone Realfonzo 

Gli abitanti di via Monte di Dio spesso vedono gli alunni della Scuola “Nunziatella”, un collegio per giovani liceali, anche signorine, che in divise militari percorrono la strada nei momenti liberi, che ogni anno, in novembre, partecipano ai festeggiamenti per l’anniversario della fondazione dell’antica Scuola Militare, con il giuramento dei nuovi allievi.
Vidi, anni fa, una sfilata che partiva quasi all’altezza dell’antica Caserma “Nino Bixio”, sulla cima del Monte Echia; un folto gruppo di giovani che percorreva con suoni e canti tutta la via Monte di Dio e la discesa sino a Piazza del Plebiscito, seguito da una folla entusiasta.
Quasi in cima al Monte Echia, sul grande piazzale in comunicazione con la discesa verso il Calascione e il mare, vi è un’antica Chiesa che a lungo è rimasta chiusa, e accanto vi è la Caserma militare Nino Bixio, che conserva anche un interessante archivio che si può avere l’agio di consultare per ricerche storiche, in cui io raccolsi alcune notizie per il sito di San Leucio.
Dalle finestre degli uffici si può vedere un meraviglioso panorama, un ampio spiazzo ed una stradina che scende alla via Chiatamone, con i resti di una villa di Lamont Young, Villa Ebe, ed in fondo al vasto piazzale si può scorgere la discesa che conduce verso il Palazzo Reale. Da qualche tempo a quel piazzale si giunge dalla Via Santa Lucia con un ascensore, che conduce i turisti nel luogo dove Napoli ebbe le origini, a godere della vista sul golfo e sul Vulcano.
Al ritorno, appena usciti dai cancelli della Caserma, sulla destra vi è un curato giardino con abitazioni, detto “Parco Estasi”, da cui inizia la via Monte di Dio, mentre sulla sinistra si trova, come dicevo, la sede della Nunziatella.
Un poco più in basso lungo la strada vi è il Palazzo Serra di Cassano, un antico edificio settecentesco (fu eretto da Ferdinando Sanfelice nel primo ventennio del XVIII secolo), messo a disposizione dell’avvocato Gerardo Marotta per l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, originariamente collocato nella adiacente via del Calascione, in un sito chiamato poi “Biblioteca”.
Oggi l’Istituto, costituito nel ‘75 da Enrico Cerulli (allora presidente dell’Accademia dei Lincei), Elena Croce (figlia del filosofo Benedetto), Gerardo Marotta, Pietro Piovani e Giovanni Pugliese Carratelli, attualmente presieduto dal giovane Massimiliano Marotta, erede del padre Gerardo – la cui sede, come dicevo, è il Palazzo Serra di Cassano, è sede di conferenze e lezioni di filosofia elaborate da studiosi che vengono dalle università di tutta Europa, ospitati dal professor Arturo Martorelli, curatore anche dell’immensa biblioteca che riempie gli spazi liberi dagli affreschi delle grandi sale.
Usciti dall’androne del Palazzo Serra di Cassano, nella discesa, sia a destra che a sinistra della strada, si aprono antichi palazzi, per lo più settecenteschi, al cui interno, dopo l’atrio, si estendono cortili o giardini attentamente curati. E lungo la strada si apre, come dicevo, anche il breve viale del Calascione che poi scende, con una scalinata, da pochi conosciuta, verso la bella ed elegante piazza dei Martiri, da cui si giunge fino al mare, verso i giardini di Piazza Vittoria.
La via Monte di Dio prosegue in leggera discesa fino alla Basilica di Santa Maria degli Angeli (fondata nel 1587 e completamente ricostruita nel 1610 su progetto di Francesco Grimaldi), con la sua piazza, dove svoltando verso il basso, sulla destra, si scende verso il Palazzo Reale e la Piazza del Plebiscito, dove si apre in curva un prezioso colonnato con al centro la Basilica Reale Pontificia San Francesco da Paola.
Tornando al “Monte di Dio”, dalla piazza Santa Maria delle Angeli, dove oggi sono al termine i lavori della stazione della moderna metropolitana, si giunge in salita al Corso Vittorio Emanuele o, con un pubblico ascensore, alla nota via Chiaia.
La Via Monte di Dio, sulla collina di Pizzofalcone, è solo un angolo della straordinaria città di Napoli, che talvolta può apparire trascurata, ma non dagli storici che ne conoscono la vita nei secoli trascorsi. Monte di Dio ha un posto rilevante nella straordinaria storia della città di Napoli. Una storia sconosciuta purtroppo a molti suoi abitanti, ma che continua ancora oggi con successo in Europa, nei giorni in cui il Museo di Capodimonte scambia le sue note opere in mostra con il Louvre di Parigi.