La possibile alienazione del Monte di Pietà a Napoli “rischia di diventare un albergo di lusso, incontra l’opposizione di cittadini, associazioni, comitati e sindacati”. A sostenerlo Italia Nostra che annuncia per oggi alle 11 in via san Biagio dei Librai 114 il presidio organizzato da Cub Sallca (il sindacato autoorganizzato dei lavoratori del credito e delle assicurazioni, ndr) e a cui hanno aderito la sezione Antonio Iannello di Napoli di Italia Nostra e Set Napoli. “Fondato nel 1539 da alcuni nobili napoletani allo scopo di combattere l’usura, il Monte di Pietà – ricorda Italia Nostra – elargiva prestiti senza interessi a famiglie bisognose. Nel 1597 il banco acquistò un edificio in via San Biagio dei Librai, che fu ricostruito, nel 1603, su disegno dell’architetto Giovan Battista Cavagna, e che da allora ha sempre mantenuto una fruizione pubblica. Nel 2017 il Monte di Pietà, vincolato con decreto ministeriale per il suo notevole interesse pubblico, fu messo in vendita e la notizia suscitò un coro di proteste. Oggi lo storico edificio rischia nuovamente di essere alienato”. “Riteniamo – ancora la nota – che il ministero o la Regione possano e debbano far valere il diritto di prelazione per acquisire al patrimonio immobiliare pubblico il Monte di Pietà. In alternativa, Intesa Sanpaolo, che in altre occasioni ha investito molti fondi a tutela di immobili storici e a sostegno di iniziative culturali, potrebbe rinunciare alla vendita del bene destinando l’immobile a scopi sociali e culturali. Facciamo appello alle istituzioni e agli abitanti, affinché si mobilitino per ottenere questo obiettivo”.