Uil: Sistema idrico regionale, tariffe eque e nuovi investimenti

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Serve una maggiore e responsabile partecipazione nella governance per la gestione del sistema idrico, una reale equità ed omogeneità delle tariffe sui territori della nostra regione e investimenti nuovi nel Serve una maggiore e responsabile partecipazione nella governance per la gestione del sistema idrico, una reale equità ed omogeneità delle tariffe sui territori della nostra regione e investimenti nuovi nel settore. La richiesta arriva da Anna Rea e Davide Sarnataro, rispettivamente segretari generali della Uil e della Uiltec Campania. Dopo la legge Galli, l’eliminazione delle Autorità d’Ambito e dopo i referendum sull’acqua restano ancora altri passi da compiere – continuano i segretari – a partire dal disegno di legge regionale che va delineandosi, dove è necessario un dibattito e una condivisione con i sindacati sia sulla riorganizzazione del sistema sia sulle tariffe troppo disomogenee sul territorio. Inoltre – affermano Rea e Sarnataro – nelle scelte per il riordino sono importanti anche le nomine e noi crediamo che non sono possibili scelte meramente politiche, e vale per l’acqua come per la sanità ed i trasporti . Servono nomine che tengano conto prima di tutto della competenza e della capacità. Un settore così importante come quello del sistema idrico deve rispondere alle esigenze dei cittadini, con l’efficacia, l’efficienza, la trasparenza e col rinnovamento di infrastrutture ed impianti che, in taluni casi in Campania, sono vetusti e generano sprechi”. “Non siamo tra coloro che si intestano unicamente i cartelli del no, ma al contrario abbiamo sempre scelto la politica del fare , del proporre – afferma Paolo Pirani – segretario generale nazionale Uiltec, e allora affinché l’acqua sia bene “comune” per davvero e non bene “comunale” servono condivisione, trasparenza, nuove politiche industriali ed investimenti mirati nel settore”.