Uffici Ict, Istat: Solo Regioni e grandi comuni ne hanno uno

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Tutte le regioni e province autonome e l’85% dei comuni sopra i 60mila abitanti hanno uno specifico uffici dedicato all’information technology mentre nei comuni fino a 5mila abitanti la percentuale arriva appena al 5,5%. È quanto emerge dal report dell’Istat sulle tecnologie dell’informazione nella pubblica amministrazione locale che conferma le “sostanziali differenze nell’organizzazione delle funzioni dedicate all’Ict tra Pubbliche Amministrazioni locali (Pal) più piccole e realtà grandi e complesse”. L’adozione di tecnologie più sofisticate (tablet, smartphone, netbook, strumentazioni Gis e Cad) è positivamente correlata con l’ampiezza demografica dell’area territoriale di riferimento dell’ente: 82 Comuni su 100 tra quelli più grandi e appena 16 su 100 tra quelli fino a 5mila abitanti (70,0% e 8,0% nel 2012). È ormai satura – rileva l’Istat – la quota di enti che utilizzano la banda larga (Adsl, via radio, fibra ottica) ma, rispetto al 2012, migliora la velocità di connessione: l’86,7% delle Amministrazioni connesse raggiunge velocità di almeno 2 Mbps (76% nel 2012) e il 17,4% ha accesso a connessioni in fibra ottica (11% del 2012). 
Rispetto al 2012 continua a crescere l’utilizzo delle tecnologie volte a ridurre i costi della PA. Si rileva una dinamica sostenuta soprattutto per gli enti che acquistano in modalità e-procurement (da 30,3% a 79,5%), che adottano l’e-learning (da 12,3% a 34,5%), o servizi di cloud computing (da 10,5% a 25,7%). Sono sempre più informatizzate (in oltre sette enti su 10) alcune attività correnti quali la gestione di contabilità, pagamenti, tributi, protocollo e, per i soli Comuni, anagrafiche. Ancora carente è invece l’informatizzazione delle relazioni con il pubblico, la gestione dei concorsi e delle gare di appalto. Aumentano i servizi offerti dalle amministrazioni locali tramite il web. In particolare passa da 19,1% a 33,8% la percentuale di enti che offrono la possibilità di avviare e concludere online l’intero iter del servizio richiesto. I Comuni di maggiore dimensione sono più virtuosi (63,1%) delle Regioni e Province Autonome (59,1%). I servizi più offerti via web al livello massimo di disponibilità on-line sono quelli connessi allo Sportello Unico per le Attività Produttive (24,0%) e la Dichiarazione di inizio attività produttiva (14,1%). Usano strumenti alternativi al sito web (app o social media) rispettivamente, il 41,2% e 75,7% dei Comuni sopra i 60mila abitanti e il 68,2% e il 77,3% delle Regioni e Province Autonome. Tra le modalità utilizzate dalle Pal i rapporti con l’utenza, le tecnologie mobili (invio di Sms) sono le più utilizzate e in crescita (22,4% contro 15,5% nel 2012), seguono i Call Center (18,4% e 15.3% nel 2012). Gli enti locali indicano come ostacolo all’uso di Ict soprattutto la carenza di risorse finanziarie e di staff qualificato in materie Ict (rispettivamente 67,5% e 60,7%). Miglioramenti nell’adozione di Ict, si hanno nella disponibilità di maggiori informazioni, nelle aree della gestione finanziaria e dell’iter dei procedimenti.