Michel Platini e l’ex presidente della Fifa, lo svizzero Sepp Blatter, sono stati assolti dall’accusa di truffa a danno della Fifa. Il Tribunale penale federale di Bellinzona non ha accolto le richieste della pubblica accusa che, lo scorso 15 giugno, aveva chiesto per entrambi un anno e otto mesi di reclusione (con la sospensione della pena). I due imputati si sono sempre dichiarati innocenti.
Platini, 67 anni, ex presidente della Uefa, era accusato di aver “percepito illegalmente, a spese della Fifa, il pagamento di 2 milioni di franchi svizzeri” (1,8 milioni di euro) da parte di Blatter, 86, a sua volta ex n.1 della Federcalcio internazionale. Difesa e accusa concordano su un punto: il tre volte Pallone d’Oro ha ben consigliato Blatter tra il 1998 e il 2002, durante il primo mandato di quest’ultimo alla guida della FIFA, quando i due avevano concordato un contratto nel 1999 che attribuiva a Platini un compenso annuo di 300.000 Franchi svizzeri, interamente pagati dalla FIFA. Ma nel gennaio 2011 l’ex centrocampista della Juventus, divenuto nel frattempo presidente della UEFA (2007-2015) – “ha rivendicato un compenso di 2 milioni di franchi svizzeri”, ingiustificato secondo l’accusa. I due si sono difesi sostenendo di aver deciso fin dall’inizio uno stipendio annuo di un milione di franchi svizzeri, con un “gentlemen’s agreement” orale e senza testimoni, senza che le finanze della FIFA consentissero il pagamento immediato a Platini.