Ue, rinnovabili: Horizon 2020 contribuisce con il 20 per cento

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Contribuire a sviluppare tecnologie per l’utilizzo delle fonti rinnovabili di energia. E’ questo l’obiettivo alla base dell’invito a presentare progetti pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea nell’ambito di Horizon 2020, il Contribuire a sviluppare tecnologie per l’utilizzo delle fonti rinnovabili di energia. E’ questo l’obiettivo alla base dell’invito a presentare progetti pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea nell’ambito di Horizon 2020, il programma quadro comunitario per la ricerca e l’innovazione. I settori di attività interessati sono gli impianti fotovoltaici integrati, l’energia eolica, le tecnologie energetiche oceaniche, l’energia geotermica con particolare riguardo alla sperimentazione di sistemi geotermici avanzati in diversi ambienti, e le fonti rinnovabili per riscaldamento e raffreddamento, con riferimento alle tecnologie solari per gli edifici residenziali e non residenziali. Le proposte possono essere inerenti a una o più delle sfide tecnologiche su citate. L’obiettivo è di incentivare la realizzazione di progetti che sviluppino soluzione tecnologiche tali da conseguire un livello più elevato di Trl. La sigla sta perTechnology readiness level, livello di maturità tecnologica. Ad esempio, per la diffusione di sistemi geotermici avanzati (Egs), c’è l’esigenza di modelli innovativi diretti a realizzare serbatoi Egs con sufficienti gradi di permeabilità, secondo standard di assoluta sicurezza. In concreto, la misura varata nel quadro di Horizon 2020 punterà precipuamente ad assicurare la dimostrazione dell’efficacia produttiva di tali soluzioni, sostenendo le attività di ricerca ma anche di commercializzazione dei prodotti proposti. Ampio è il target dei possibili beneficiari della misura, che consiste in una sovvenzione pari al 70%delle spese sostenute. Si va dallemicro, piccole e medie imprese, alle reti d’impresa, alle università, ai ricercatori, ai professionisti, fino ai consorzi. I progetti devono essere presentati da almeno tre soggetti giuridici, residenti in differenti Paesi membri dell’Unione europea o in paesi associati alla Ue. Gli stessi soggetti devono inoltre risultare tra loro indipendenti. La scadenza per la presentazione delle proposte è fissata al 5 maggio del 2015. La Commissione ritiene che le proposte preferibili siano quelle che comportino la richiesta di contributi per un importo che oscilli da 5 milioni a 20 milioni di euro. Si tratta di una fascia considerata tale da consentire di approcciare le problematiche in questione inmodo adeguato. L’indicazione della Commissione non è peraltro preclusiva, rispetto a interventi che determinino la richiesta di contributi di diverso valore.