Ue: Pil Italia 2016 +1,4%, disoccupazione +12%

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A cura di Antonio Arricale

Previsioni economiche “generose” con l’Italia, anche se con l’incognita per le conseguenze della sentenza della Consulta sulle pensioni. L’Ansa anticipa i dati che la Commissione europea presenterà

A cura di Antonio Arricale

Previsioni economiche “generose” con l’Italia, anche se con l’incognita per le conseguenze della sentenza della Consulta sulle pensioni. L’Ansa anticipa i dati che la Commissione europea presenterà oggi con una conferenza stampa di Pierre Moscovici. I tecnici di Bruxelles, secondo la principale agenzia italiana di stampa, per il 2016 prevedono la crescita del Pil al +1,4%, rivedendo al rialzo di un decimo di punto percentuale la stima delle previsioni d’inverno pubblicate a febbraio scorso (+1,3%), mentre viene confermata a +0,6% la (leggera) crescita del 2015.

A sostenere la ripresa, tuttavia, più che i segnali di ritrovata competitività del sistema paese, secondo le anticipazioni di stampa ci sarebbero fattori congiunturali. Nell’ordine, l’impatto del Quantitive easing della Bce, il deprezzamento dell’euro sul dollaro e un previsto aumento della domanda interna di beni non durevoli. Nei palazzi di Bruxelles viene infatti segnalato con una certa preoccupazione che le stime non prevedono cali del tasso di disoccupazione: 12,4% tanto nel 2015 quanto nel 2016. Il dato di previsione è comunque in miglioramento rispetto a tre mesi fa, quando veniva dato a 12,8% per il 2015 e al 12,6% nel 2016.

Incoraggianti anche i dati per deficit e debito pubblico, quest’ultimo “aiutato” pure da un previsto balzo in alto dell’ inflazione che dal +0,2% del 2015 dovrebbe arrivare al +1,8% nell’anno successivo. Migliorando il dato al denominatore, il rapporto debito/Pil viene quindi visto in netto miglioramento per il 2016, quando dovrebbe scendere al 130,8% (nel 2014 era dato al 131,9%).

In ogni caso, per il 2015 è dato ancora in aumento al 133,3%, con una correzione al rialzo rispetto a febbraio (133,0%). Mentre da Roma il Tesoro indica un miglioramento del fabbisogno (che nei primi quattro mesi dell’anno si è attestato a circa 28,5 miliardi con un miglioramento di circa 13 miliardi rispetto al primo quadrimestre 2014), per la Commissione il deficit resterà al 2,6% nel 2015, ma calerà al 2,0% nel 2016.

Le bozze delle previsioni vengono limate in queste ore e, secondo le fonti, difficilmente terranno conto delle conseguenze della sentenza della Corte costituzionale. Ma la decisione ha immediatamente attirato l’attenzione della Commissione e potrebbe riflettersi sulle raccomandazioni che verranno pubblicate il 13 maggio, in cui Francia, Belgio e Italia (ma anche la Germania per l’eccesso di surplus) restano tra gli osservati speciali. Ovviamente, è lecito pensare che a Bruxelles si aspetti di vedere come il governo applicherà la sentenza.

Borse asiatiche

Tokyo ancora chiusa per festività, nervose le altre principali piazze azionarie asiatiche. Dopo un avvio in territorio positivo o comunque attorno alla parità in scia al buon andamento di Wall Street ed alle positive notizie relative agli utili aziendali, i mercati asiatici hanno invertito rotta facendo segnare ribassi anche pesanti come nel caso di Shanghai che cede 2,3 punti percentuali. In rosso anche Hong Kong che arretra dell’1,3% mentre Seoul è rimasta chiusa per festività.

Il calo della borsa cinese sembra dovuto alla notizia di un restringimento dei margini per l’operatività su certi alcuni titoli, circostanza che potrebbe creare problemi di liquidità in un mercato altamente caratterizzato dall’effetto leva.

C’era attesa da parte degli addetti ai lavori per la decisione della RBA (Reserve Bank of Australia) in merito ai tassi di interesse. L’istituto centrale australiano, come previsto, ha tagliato i tassi d’interesse al nuovo minimo storico del 2% dopo averli lasciati invariati al precedente record di 2,25% a inizio aprile. Il governatore Glenn Stevens ha indicato segnali positivi sul fronte occupazionale e della domanda dei consumatori, mentre restano deboli gli investimenti. Secondo il numero uno della Rba un ulteriore deprezzamento del dollaro australiano “appare verosimile e necessario, in particolare per il significativo declino dei prezzi di materie prime chiave”.

Restando in ambito macroeconomico da segnalare che l’economia dell’Indonesia ha segnato un progresso su base annua del 4,7% nel primo trimestre. Il dato è inferiore al 4,9% del consensus di Thomson Reuters e al 5% del quarto trimestre 2014. Su base trimestrale il Pil è calato dello 0,18% contro la lettura invariata attesa dagli economisti. Nell’intero passato esercizio il Pil era cresciuto del 5,02% (progresso più debole degli ultimi cinque anni), in un rallentamento causato principalmente dal declino dei prezzi delle materie prime.

Borsa Usa

A New York i principali indici hanno chiuso la prima seduta della settimana in rialzo. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,26%, l’S&P 500 lo 0,29% e il Nasdaq Composite lo 0,23%. Acquisti in particolare sul settore finanziario grazie agli ottimi risultati di Berkshire Hathaway.

Il Dipartimento del Commercio US ha annunciato che nel mese di marzo gli ordini industriali sono cresciuti del 2,1% dopo la variazione negativa dello 0,1% registrata in febbraio, rivista al ribasso dal +0,2%. Gli economisti avevano stimato un incremento del 2% su base mensile.

Sul fronte societario Berkshire Hathaway +1,62%. L’utile della holding del miliardario Warren Buffett nel primo trimestre è aumentato del 10% a 5,16 miliardi di dollari. Il dato è nettamente superiore alle attese.

Cisco System +0,14%. Il colosso del networking ha annunciato un cambio ai vertici. L’attuale amministratore delegato John Chambers assumerà la carica di presidente mentre il vice chairman Chuck Robbins diventerà il nuovo Ceo.

Tyson Foods +1,49%. Il gruppo alimentare ha pubblicato una trimestrale in crescita. Nel secondo trimestre l’utile è cresciuto a 310 milioni di dollari da 213 milioni di un anno prima mentre i ricavi sono aumentati a 9,78 miliardi da 9,03 miliardi. Escluse le poste straordinarie l’utile per azione si è attestato a 75 centesimi, 3 centesimi in più rispetto alle attese.

McDonald’s -1,7%. La catena di fast-food ha annunciato il piano di riorganizzazione aziendale che prevede la divisione in quattro segmenti e che consentirà di risparmiare 300 milioni di dollari l’anno. Il numero di ristoranti in franchising salirà al 90% rispetto all’attuale 81%.

Twitter +0,08%. Stifel Nicolaus ha alzato il rating sul titolo del social media a hold da sell.

Dow Chemical -0,08%. Il gruppo chimico ha annunciato che taglierà tra 1.500 e 1.750 posti di lavoro, circa il 3% del proprio organico a livello globale. La società ha anche avvertito che gli oneri connessi al piano di ristrutturazione saranno pari a 330-380 milioni di dollari nel secondo trimestre.

Cyan +27,12%. Lo specialista del networking Ciena ha messo sul piatto 400 milioni di dollari per l’acquisto del gruppo dei software.

Europa

Le principali Borse europee hanno aperto la seduta in ribasso. Il Dax30 di Francoforte cede lo 0,45%, il Cac40 di Parigi lo 0,46% e l’Ibex35 di Madrid lo 0,48%. Sopra la parità invece il Ftse100 di Londra (+0,58%), ieri chiusa per festività.

Italia

Il Ftse Mib segna -0,32%, il Ftse Italia All-Share -0,24%, il Ftse Italia Mid Cap +0,36%, il Ftse Italia Star +0,12%.

Avvio di seduta difficile per Tenaris (-2%) che corregge dopo il +4,15% messo a segno ieri in scia a dati trimestrali migliori delle attese.

Si conferma debole invece STMicroelectronics (-1,6%), ancora penalizzata dai deludenti dati del primo trimestre 2015 rilasciati la scorsa settimana.

La prima seduta di maggio, ieri, è stata in netto rialzo per Piazza Affari. Il Ftse Mib ha chiuso in progresso dello 0,74% a quota 23.217 punti, recuperando in parte le perdite della scorsa settimana che era stata la peggiore da inizio anno. Dopo un avvio in territorio negativo, l’indice Ftse Mib ha rialzato la testa già a metà mattinata sostenuta dalle positive attese per un accordo sul fronte Grecia e anche dalle positive indicazioni arrivate dall’indice Pmi manifatturiero. Ad aprile l’indice elaborato da Markit si è spinto a 53,8 punti, oltre le attese e sui massimi dell’ultimo anno.

Inizio d’ottava sprint per Salvatore Ferragamo, miglior titolo sul Ftse Mib con un balzo di oltre il 4% a 14,99 euro.

In rally anche Tenaris (+4,14%). La società produttrice di tubi ha pubblicato i risultati relativi al primo trimestre del 2015 chiuso con ricavi a 2,25 miliardi di dollari (-13% annuo e -16% trimestrale), sopra i 2,16 miliardi del consensus degli analisti. Seduta ballerina per Fca che alla fine ha ceduto alle vendite ( -0,37%) dopo una prima di giornata promettente. Acquisti convinti invece sulla holding Exor (+1,52% a 41,94 euro ) nonostante la decisione da parte del board di PartnerRe di respingere la proposta d’acquisto avanzata da EXOR ad un prezzo di 130 dollari per azione per complessivi 6,4 mld di dollari. Il board del gruppo di riassicurazioni ha ribadito il proprio impegno ad andare avanti nel programma fusione con Axis Capital.


I dati macro attesi oggi

Martedì 5 maggio 2015

GIA Mercati chiusi per festività;

09:00 SPA Variazione nr. disoccupati apr;

10:30 GB Indice PMI edilizia apr;

11:00 EUR Previsioni economiche Commissione Europea;

11:00 EUR Indice prezzi alla produzione mar;

14:30 USA Bilancia commerciale mar;

15:45 USA Indice Markit PMI servizi apr;

16:00 USA Indice ISM non manifatturiero apr.