Ue, ostacoli amministrativi e giuridici transfrontalieri: primo ok per rimuoverli

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in foto la sede del Parlamento Ue a Strasburgo (fonte Imagoeconomica)

Primo via libera dal Parlamento europeo ad un nuovo meccanismo pensato per rimuovere gli ostacoli amministrativi e giuridici transfrontalieri in tutta l’Ue. Scopo del meccanismo, varato dalla commissione per lo sviluppo regionale con 35 voti contrari, 1 contrario e 0 astensioni, sarà semplificare l’accesso all’assistenza sanitaria, all’istruzione e alle opportunità commerciali in un contesto transfrontaliero e ha il potenziale per creare benefici per 123 miliardi di euro. Secondo la proposta, gli Stati membri saranno tenuti a istituire o designare un punto di coordinamento transfrontaliero incaricato di analizzare le proposte di progetto, mantenere i contatti con le autorità locali e regionali competenti e monitorare l’attuazione. Gli enti pubblici e privati, le organizzazioni che sosterranno le iniziative transfrontaliere saranno liberi di elaborare progetti che identifichino gli ostacoli allo sviluppo transfrontaliero. Se la soluzione richiederà la cooperazione di un altro Stato membro, il punto nazionale di coordinamento transfrontaliero può chiedere alla sua controparte di istituire un comitato ad hoc che rappresenti tutte le autorità che dovrebbero essere coinvolte per progettare una soluzione congiunta. “Dobbiamo rimuovere tutti gli ostacoli esistenti. Il BridgEu è uno strumento puramente volontario e di facile utilizzo, concepito per soluzioni su misura a ostacoli specifici. Rimango fiducioso che l’ampia maggioranza raggiunta oggi aprirà la strada a una cooperazione costruttiva con il Consiglio e la Commissione su una nuova proposta legislativa, in grado di compensare i 400 miliardi di euro e i quattro milioni di posti di lavoro perso ogni anno a causa di ostacoli legali e burocratici transfrontalieri”, ha commentato il relatore del testo, l’eurodeputato di Renew Europe, Sandro Gozi.