Ue, l’Università di Padova insignita di un Institutional Award e del Best Poster Award per la partecipazione al programma Erasmus Mundus

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Quest’anno ricorre il 20° anniversario del programma Erasmus Mundus, l’iniziativa della Commissione europea che prevede l’erogazione congiunta di master (equivalenti ai corsi di laurea magistrale in Italia) in collaborazione con partner internazionali, concepiti e realizzati congiuntamente da un gruppo di istituti di istruzione superiore. I master congiunti (Joint Master) coinvolgono almeno tre istituti di almeno tre paesi diversi e molteplici partner associati del mondo accademico e non accademico; comprendono periodi di studio, ricerca, tirocinio, preparazione e discussione di una tesi.

L’Università di Padova è stata insignita di un Institutional Award perché rientra tra le 10 istituzioni che partecipa al programma Erasmus Mundus da più tempo.

Di seguito la motivazione del premio:

“For its outstanding contribution to the success of the Erasmus Mundus action within the Erasmus+ programme, as one of the select few institutions with the longest and largest participation in this action, and as a beacon of excellence in the delivery of Erasmus Mundus programmes” (Per l’eccezionale contributo al successo dell’azione Erasmus Mundus nell’ambito del programma Erasmus+, in quanto una delle poche istituzioni selezionate con la più lunga e ampia partecipazione a questa azione, e come faro d’eccellenza nella realizzazione dei programmi Erasmus Mundus”).

Il premio è stato consegnato dalla Commissione europea ieri, lunedì 27 maggio, al Plaza Hotel di Bruxelles. A ritirarlo è stata Mara Thiene, delegata ai Joint degree e ranking internazionali dell’Università di Padova, che ha preso parte al panel relativo agli impatti istituzionali degli Erasmus Mundus.

“L’Università di Padova partecipa a questo programma fin dal 2004, con 39 corsi di laurea congiunti – commenta Mara Thiene –. Gli Erasmus Mundus hanno generato un impatto estremamente positivo sul nostro Ateneo, in termini di ampliamento delle collaborazioni con atenei stranieri, possibilità di attrarre studenti di qualità da tutti i paesi del mondo, adozione di metodologie didattiche innovative, implicazioni sulla reputazione del nostro Ateneo anche nei ranking internazionali e infine un notevole miglioramento dei processi amministrativi e dei servizi offerti agli studenti. Questo riconoscimento è il frutto di una strategia istituzionale che il nostro Ateneo ha perseguito e sostenuto nel tempo, volta al supporto dell’internazionalizzazione e nello specifico dei corsi di laurea a titolo congiunto”.

A confermare l’impegno nel programma europeo di mobilità per studio, il dipartimento di Ingegneria civile, edile e ambientale (Icea) dell’Ateneo patavino è coordinatore del nuovo master congiunto Erasmus Mundus su Climate Change and Diversity: Sustainable Territorial Development (Ccd–Stede) – Cambiamenti climatici e diversità: sviluppo territoriale sostenibile –, unico Erasmus Mundus coordinato dall’Università di Padova. Si tratta di un corso di laurea magistrale che mira a preparare esperti nell’area dello sviluppo territoriale sostenibile nel contesto del clima e delle emergenze ambientali globali.

Alla conferenza per il 20° anniversario del programma Erasmus Mundus di ieri, l’Università di Padova ha vinto anche un secondo premio: il Master Ccd–Stede si è infatti aggiudicato il Best Poster Award “for its outstanding and tangible way of showcasing the impact of this Erasmus Mundus Master Programme at multiple levels” (“per il suo modo eccezionale e tangibile di mostrare l’impatto di questo programma di master Erasmus Mundus a più livelli”).

“L’Erasmus Mundus Ccd-Stede affonda le sue radici nel 2010, quando si chiamava solo Stede, poi nel tempo ha accompagnato i cambiamenti – afferma Massimo De Marchi, General Coordinator del Joint Master Programme on Climate Change and Diversity: Sustainable Territorial Development (Ccd-Stede) e docente dell’Università di Padova –. Oggi è un programma in tre continenti e quattro lingue (inglese, spagnolo, francese e portoghese) con cinque università che erogano il titolo: due europee (Padova e Madeira) due africane (Johannesburg e Ouagadougou) e una latinoamericana (Universdidad Andina Simon Bolivar di Quito). Il bello dell’Erasmus Mundus è che non sono semplicemente partnership tra università, ma costruzione di laboratori territoriali in cinque regioni: Europa del sud, Macaronesia, Sahel, Africa australe, Amazzonia andina. Le esperienze di apprendimento e di co-costruzione delle conoscenze avvengono proprio muovendosi tra territori”.