Ucraina, Nato: se Putin prevale, Russia non si fermerà

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Milano, 19 nov. (askanews) – Il presidente russo Vladimir Putin non deve “raggiungere i suoi obiettivi” e sulle armi fornite all’Ucraina c’è “una visione generale” ovvero “quando gli alleati consegnano sistemi d’arma all’Ucraina, è meglio non imporre loro restrizioni”. Lo ha detto il segretario generale della Nato Mark Rutte a Bruxelles, in un doorstep trasmesso in streaming, nel millesimo giorno dell’offensiva lanciata da Mosca contro Kiev.

“NON PORRE RESTRIZIONI”

Sull’onda della decisone di Joe Biden, presidente uscente di autorizzare i missili a lungo raggio Usa sulla russa Kursk, alla domanda se le armi occidentali a lungo raggio dovrebbero essere utilizzate su obiettivi in Russia, Rutte ha risposto che “è saggio non parlare troppo di quello che stiamo facendo. Sì o no. Chiaramente, la NATO lo ha detto prima: quando gli alleati consegnano sistemi d’arma, all’Ucraina, è meglio non imporre loro restrizioni. C’è una visione generale, ma poi spetta al singolo alleato decidere cosa fare”.

“Ciò che vediamo al momento è l’escalation della guerra a causa del fatto che la Russia sta coinvolgendo la Corea del Nord. Abbiamo visto lo scorso fine settimana cosa è successo con l’attacco all’Ucraina, che è stato massiccio. Ma non entrerò nel merito. Sta ai singoli alleati comunicare se vogliono farlo, direi in genere, non parliamo troppo e non rendiamo i nostri avversari più informati del necessario”, ha detto arrivando a una riunione dei ministri della Difesa dell’UE a Bruxelles.

“INCREMENTARE L’INDUSTRIA DELLA DIFESA”

Quanto al sostegno all’Ucraina è “così importante che Putin non ottenga ciò che vuole, perché avremmo una Russia incoraggiata ai nostri confini, che avrà guadagnato in termini di territorio, di capacità militare. E sono assolutamente convinto che non si fermerà qui”.

In quest’ottica risulta “importantissima la produzione industriale di difesa” per gli alleati. “Dobbiamo semplicemente fare di più”, ha detto il segretario generale della Nato. “Dobbiamo incrementare l’industria della difesa. E fortunatamente, la NATO e l’UE stanno lavorando a stretto contatto per garantire che la base industriale di difesa transatlantica venga rafforzata nei prossimi mesi” ha aggiunto. “Dobbiamo davvero farlo per ricostituire le nostre scorte, per assicurarci di essere pronti a opporci a qualsiasi avversario” ha dichiarato Rutte.

Poi il segretario generale ha segnalato che bisognerà spendere di più: “chiaramente, il tasso del 2% che abbiamo raggiunto, è un buon risultato a livello europeo nella Nato ma chiaramente non è sufficiente”.

“IMPATTO GLOBALE”

Rutte ha poi parlato di un “impatto globale”, toccando anche le implicazioni strategiche del coinvolgimento della Corea del Nord, l’impatto sulle azioni della Cina che “aiuta Mosca ad aggirare le sanzioni” e le forniture di armi dall’Iran alla Russia. “Il fatto orripilante è che quattro paesi stanno lavorando insieme, e quale sia esattamente il tipo di psicologia tra loro non posso sempre definirlo, ma stanno lavorando insieme”. Il segretario generale Nato ha parlato inoltre di uleriore “minaccia” in riferimento al fatto che la Russia “debba pagare con la tecnologia missilistica (Pyongyang): è davvero una minaccia per tutti noi, perché la Corea del Nord diventerà più efficace nella sua deterrenza”. Inoltre “la Russia sta pagando l’aiuto dell’Iran con denaro, e quel denaro sta aiutando gli alleati dell’Iran in Medio Oriente. Sta rendendo più facile per l’Iran fare ciò che sta facendo in Medio Oriente, ma anche oltre. Quindi c’è un impatto globale”.