Per la manifestazione di solidarietà con l’Ucraina di Napoli, promossa da “Geo cities” si raccolgono in 150-200 davanti a Palazzo San Giacomo, con il presidente della Camera Roberto Fico, il leader di M5S Giuseppe Conte ed il sindaco Gaetano Manfredi. Assenti gli ucraini, rappresentati solo dal Console generale a Napoli Maksym Kovalenko e dalla consorte, che si intrattengono con il sindaco Manfredi e ringraziano la città per l’ accoglienza. Il sindaco porta i colori dell’ Ucraina su un nastrino appuntato al bavero. I musicisti della “Nuova Orchestra Scarlatti”, con il direttore artistico Gaetano Russo, intonano l’ Inno nazionale Ucraino, “‘O Sole mio”, composta nella città ucraina di Odessa, e ‘Bella ciao”, ma – a differenza della manifestazione degli ucraini di Napoli di Domenica scorsa in piazza Plebiscito – orientata sulla resistenza ad oltranza, qui prevale la linea pacifista e si vedono alcune bandiere arcobaleno. Una grande bandiera ucraina c’è, ma la portano quattro egiziani, che la espongono insieme a quella della Palestina e dell’ Unione europea. Ai lati della piazza, le donne del Pd e dell’ Arci collocano due lunghe bandiere rosse lunghe 90 metri. “È il colore del sangue delle guerre, di tutte le guerre”, dice una di loro. Ci sono anche un gruppetto di aderenti ad “Articolo 21” , oltre ad esponenti del “Movimento 5 Stelle”, richiamati dalla presenza dei leader La manifestazione, di fatto, è un presidio , senza discorsi ufficiali.. Conte, Fico e Manfredi parlano con i giornalisti,, chiudono le note della “Nuova Scarlatti” per una iniziativa che non ha scaldato i napoletani.