Ucraina, diplomazia consegna Stella d’Italia a due accademici

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In foto Pier Francesco Zazo

A Kiev sono stati decorati con l’onorificenza dell’Ordine della Stella d’Italia due insigni accademici ucraini: il professor Vil Bakirov e la professoressa Olena Bannikova. Bakirov, sociologo, promuove la collaborazione con le università italiane da oltre tre decenni e, da rettore dell’Università “Karazin” di Kharkiv, ha molto rafforzato l’insegnamento della lingua italiana nell’ateneo e ha concluso un protocollo con l’Istituto Nazionale di Astrofisica.  Olena Bannikova, astrofisica, si è molto impegnata nell’approfondimento dei rapporti e degli scambi tra accademici ed esperti italiani ed ucraini, contribuendo fattivamente allo sviluppo delle relazioni tra l’Università di Kharkiv e il sistema universitario italiano, nonché al successo di molteplici incontri scientifici bilaterali.  “Il valore di queste onorificenze è duplice: non solo riconosce il prezioso contributo dei due insigniti ai rapporti tra Italia e Ucraina nell’importante settore della scienza, ma vuole essere anche un gesto di simbolica vicinanza alla comunità accademica, agli studenti e a tutti gli abitanti della città di Kharkiv, che da due anni soffrono in prima linea i più duri effetti degli attacchi russi, senza alcuna colpa se non la propria posizione geografica”, ha dichiarato l’ambasciatore d’Italia in Ucraina, Pier Francesco Zazo.  Attraverso le nuove tecnologie i modelli distributivi sono più semplici. Il tema è costruire dei contenuti che possono viaggiare, quindi per me l’accordo di co-produzione ha sicuramente un valore – che è quello di far parlare due culture fin dall’inizio dell’ideazione del film”. E in questa direzione vanno considerati gli sforzi del governo per aiutare i film a rimanere più a lungo nelle sale. “A mio avviso il credito di imposta, in tutto il mondo e anche in Italia, è il miglior strumento per aiutare il mercato, l’incontro col pubblico e i contenuti”, spiega Maccanico, “Perché si possono produrre film più belli e perché attraverso il credito di imposta, per esempio la distribuzione, si è in condizione di spendere di più in termini di pubblicità. E le due cose si uniscono. Quindi i meccanismi automatici secondo me sono gli strumenti che possono aiutare il mercato”. Il numero uno di Cinecittà sottolinea infine ancora una volta la peculiarità del festival che ha luogo nella capitale nipponica: “In questa edizione sono presenti 8 straordinari registi, diversi per età, per carriera, e per generi trattati, dando pienamente il senso della varietà e della salute del cinema italiano di oggi. Questo non è banale. Succede quasi solo a Tokyo”.