Ucraina, Air Campania porta in Italia 97 rifugiati: 39 i bimbi

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Air Campania ha portato in Italia 97 rifugiati: 55 adulti e 42 tra bambini e ragazzi che erano fuggiti dalla guerra in Ucraina ed erano in un campo profughi in Polonia. Il viaggio della salvezza ha fatto rientro nel tardo pomeriggio di ieri a Caserta. A bordo dei bus dell’Azienda regionale di trasporto pubblico locale prevalentemente donne con i loro figli, 39 i bambini: il più piccolo di 8 mesi e il più grande di 10 anni. Tra loro anche una coppia di gemelline di due anni con la mamma, oltre ad una ragazza al settimo mese di gravidanza. Dopo quasi 4mila chilometri e 72 ore di viaggio, i pullman sono rientrati in Italia con i rifugiati. Ad attenderli i militari della Scuola specialisti dell’Aeronautica Militare, retta dal colonnello Roberto Impegno, dov’è stato allestito l’hub di prima accoglienza. Qui, con il coordinamento delle operazioni da parte della Prefettura di Caserta, gli agenti della Questura hanno proceduto all’identificazione dei rifugiati, mentre i medici dell’Asl hanno eseguito lo screening sanitario ed effettuato i tamponi Covid. Sono 79 i profughi arrivati in Campania, 18 quelli che sono stati affidati ai centri di protezione per rifugiati di Udine, Venezia, Bologna, Roma e Cassino. Tra loro anche due adolescenti che saranno seguiti dai servizi sociali. Dei rifugiati che hanno raggiunto Caserta c’è chi si è ricongiunto con amici e parenti, mentre chi non aveva una destinazione è stato ospitato dalla Caritas o ha trovato una sistemazione grazie alla parrocchia personale ucraina Santissima Trinità.
“La vita racchiusa in una valigia, in qualche busta. La cosa che mi ha colpito di più è stato il silenzio. Ho creduto fosse un silenzio di paura, ma forse, più che paura, è dolore. Solo il dolore può essere così spesso e muto – ha raccontato Anthony Acconcia, amministratore unico di Air, in un post sui social – Spero che queste persone trovino una adeguata accoglienza, che si sappiano integrare e gli sia data la possibilità di farlo, che i bambini siano accolti con premura e amore nelle nostre scuole. Ma soprattutto spero che questa guerra finisca presto restituendo a queste persone la possibilità di ricongiungersi con i loro cari e scegliere dove vivere”. La missione umanitaria era partita mercoledì scorso. I bus dell’Azienda regionale di Tpl hanno raggiunto il confine con la Polonia. Al centro di raccolta profughi sono stati consegnati 500 scatoloni di aiuti umanitari e fatti salire a bordo i 97 rifugiati. Un viaggio della salvezza reso possibile grazie anche all’enorme sentimento di solidarietà di sei autisti e di un meccanico specializzato, che hanno partecipato alla missione umanitaria. “Il mio grazie va a Achille, Biagio, Francesco, Giuseppe, Massimiliano, Michele e Vincenzo, oltre che a Rafaelina e Mario, per aver reso possibile compiere questo piccolo gesto di solidarietà – ha concluso Acconcia -. A loro soprattutto e a tutta la famiglia Air va, per sempre, la mia profonda riconoscenza”.