Tv, arriva la serie sulla vita “da rockstar” di Goffredo Mameli

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“Sapevo veramente poco di Mameli, poi ho studiato ed ho scoperto l’essenza di questa persona. Ha scritto questo canto per far capire alle persone che non erano da sole. Goffredo è ricco di sfumature bellissime, ama, crede nell’amicizia, nell’uguaglianza e nella libertà e sfrutta la sua fama per fare l’Italia e gli italiani”. A parlare è il giovane attore Riccardo De Rinaldis Santorelli, che presta il il suo volto e l’entusiasmo a Goffredo Mameli, il giovane uomo, il poeta, il patriota, il giovanissimo genovese che, con il suo ‘Canto degli italiani’ (che scrisse il 10 settembre 1847 e venne musicato da Michele Novaro il 24 novembre dello stesso anno) e la partecipazione ai moti rivoluzionari d’Italia, è tra i testimoni del risorgimento. Mameli – Il ragazzo che sognò l’Italia è la miniserie in due puntate targata Pepito Produzioni di Agostino Saccà e Rai Fiction, in arrivo subito dopo Sanremo, su Rai1 lunedì 12 e martedì 13 febbraio in prima serata. Presentata nella sede Rai di Viale Mazzini a Roma, da Maria Pia Ammirati, direttrice di Rai Fiction e dallo stesso Saccà, insieme ai due registi Luca Lucini ed Ago Panini e al cast, a partire del protagonista, insieme con Amedeo Gullà (Nino Bixio), Barbara Venturato (Geronima (Ferretti) e Chiara Celotto (Adele Baroffio). Nel cast anche Neri Marcorè, Isabella Briganti, Lucia Mascino, Luca Ward, Gianluca Zaccaria, Giovanni Crozza Signoris, Ricky Memphis, Sebastiano Somma e Maurizio Lastrico. Mameli racconta la vita di Goffredo Mameli, come sottolineano gli ideatori della serie, poeta ed eroe del Risorgimento, ispirato autore di quel canto che è diventato l’inno nazionale della Repubblica italiana. La prima rockstar della storia, sottolineano gli ideatori della serie, che con le sue parole ha raccontato un’intera generazione influenzandone le scelte. Dice il regista Panini: “Volevamo far scendere dalle piazze i nomi di coloro nelle cui vie ci diamo appuntamento. A Mameli, poeta, affidano il compito di scrivere l’inno. Lui non nasce imparato, scrive il testo per una manifestazione, ma questa cosa gli sfugge di mano. L’inno nasce per essere un flash mob”.