Turismo, Zes e digitalizzazione, incentivi per le aziende: ecco dove intervenire

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di Rosario Vecchione*

Numerosi sono i bandi in corso o di prossima apertura che prevedono incentivi alle aziende per progetti di investimento, sotto forma di contributi a fondo perduto, finanziamenti agevolati e crediti di imposta. Tanti i settori interessati, dal turismo alla digitalizzazione, dalla internazionalizzazione all’industria 5.0, passando per le Zes. Così come tanti sono i pro e i contro da evidenziare per alcune di queste misure.

ZES
Una prima riflessione va fatta in merito alla ZES unica, strumento che ha riunificato le diverse Zone economiche speciali prima esistenti su specifici territori e per il quale si stanno già presentando i progetti d’investimento. La scadenza prevista per l’invio delle domande è molto vicina, venerdì 12 luglio, bisogna dunque affrettarsi. Poco adeguata sembra la data entro la quale realizzare gli investimenti, ad oggi fissata al 15 novembre 2024. Si spera in una proroga, e le Istituzioni stanno già discutendo in tal senso, ma al momento la scadenza è fissata tra 4 mesi e mezzo, un tempo evidentemente troppo breve che frena chi ha intenzione di portare avanti un investimento così complesso e ha poco tempo per realizzarlo. Sarebbe auspicabile una programmazione di almeno un anno o un anno e mezzo per poterlo completare.

TURISMO
Il fondo rotativo del turismo rappresenta un’altra importante misura per le aziende turistico-ricettive, vale a dire alberghi, agriturismi, stabilimenti balneari e termali, strutture ricettive all’aria aperta e Porti turistici, che vogliono realizzare investimenti da 500.000 a 10 milioni di euro utilizzando contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati per l’acquisto di nuove strutture e per l’ammodernamento di quelle esistenti, e per interventi di riqualificazione energetica e/o antisismica, eliminazione delle barriere architettoniche, manutenzione straordinaria, restauro, risanamento e ristrutturazione edilizia, realizzazione di piscine termali, digitalizzazione, acquisto e rinnovo di arredi.

Le domande possono essere presentate fino al 31 luglio, ma la scadenza potrebbe essere anticipata per esaurimento delle risorse disponibili. Conviene dunque affrettarsi. Anche qui ci sono criticità, prima delle quali la necessità di una delibera bancaria di un istituto convenzionato con Cassa Depositi e Prestiti che pre-finanzi il progetto e senza la quale non è possibile presentare la domanda. Numerose aziende si trovano infatti ad aspettare da tempo: il supporto che è possibile dare loro per preparare business plan e progetti di investimento e per cercare di ottenere questa delibera nel più breve tempo possibile è importante, in quanto essendo il bando a sportello prima si presenta il progetto e maggiori sono le probabilità di accesso ai fondi.

ALTRI STRUMENTI
Altri importanti strumenti di agevolazione per le imprese partiranno a settembre, come il Fondo regionale per la crescita che finanzierà interventi di digitalizzazione e Industria 4.0, o in autunno come i nuovi “mini-contratti di sviluppo” in base ai quali sarà possibile presentare progetti di investimento di importo inferiore ai 20 milioni di euro previsti per i contratti di sviluppo tradizionali. Si ipotizza una cifra di 7 milioni e mezzo per dare la possibilità di accesso anche ad aziende più piccole. Il credito d’imposta Industria 5.0, infine, al quale potranno partecipare tutte le aziende che otterranno un efficientamento energetico con una riduzione dei consumi certificata, prevede tempi di realizzazione più lunghi, potendosi completare gli investimenti fino al 31 dicembre 2025.

*Dottore commercialista, Presidente Value Consullting