“La certificazione di sostenibilità delle Strutture ricettive”: questo il titolo del terzo workshop del progetto “Positano… oltre la Pandemia” promosso dal sindaco di Positano Giuseppe Guida volto a incentivare la ripresa attraverso strumenti idonei che restituiscano fiducia ai cittadini e agli operatori e diano degli input concreti alla rinascita socio-economica del paese. L’incontro, moderato dalla giornalista Maridì Vicedomini, si è svolto mercoledì 20 aprile al Blu Bar sulla Spiaggia Grande di Positano, relatore Federico Bergaminelli, presidente dell’Istituto Italiano Anticorruzione. Sono intervenuti Giuseppe Vespoli, assessore al Turismo del Comune di Positano, il regista Roberto Gasparro e il noto attore Giacomo Rizzo. Presente al dibattito anche Giulia Talamo, parte attiva del progetto “Positano oltre la Pandemia” , direttrice artistica di molte manifestazioni del Comune di Positano tra cui la rassegna “Vicoli in arte” giunta quest’anno alla sua seconda edizione.
“La sostenibilità è un argomento di grande interesse e di forte attualità per la comunità sociale – ha esordito l’assessore Vespoli -, e questa sede mi sembra più che mai appropriata per annunciare che sabato 23 aprile ci sarà l’inaugurazione del progetto per la mobilità sostenibile che vede coinvolta l’intera Costiera Amalfitana. In particolare su tutto il nostro territorio costiero verranno installate biciclette, monopattini con diversi punti di ricarica in modo che i turisti avranno la possibilità di muoversi ed ammirare le nostre bellezze paesaggistiche in maniera green”. Positano accoglie di buon grado qualsiasi forma di certificazione che riguardi la qualità e anche la sostenibilità – ha continuato Vespoli -, ci ritroviamo in un paesaggio naturale di grande pregio e pertanto è assolutamente necessario salvaguardare l’ambiente. Noi vantiamo un turismo top per lo più internazionale, ma è nostra ferma volontà incentivare anche quello nazionale, cercando di limitare il turismo italiano outcoming. La pandemia, ha fortemente penalizzato il nostro turismo, non essendoci stati ristori economici adeguati da parte del Governo. Le previsioni del flusso turistico a Positano per l’estate 2022 sono molto confortanti se non esaltanti, e lo si è già riscontrato a Pasqua, visto il boom di affluenza di turisti registrato, nonostante la guerra in Ucraina”.
Per Bergaminelli “la sostenibilità è oggi un termine molto in voga, ma dovrebbe essere realmente applicata soprattutto a Positano e nell’intera Costiera Amalfitana, l’ottava meraviglia. La certificazione di sostenibilità rappresenta un valore aggiunto per tutte le strutture ricettive qualunque esse siano, non solo gli alberghi. In Italia, allo stato attuale, è stato certificato solo un hotel di Madonna di Campiglio 4 stelle con annesso ristorante con 1 stella Michelin. Nulla vieterebbe a tutta la filiera del turismo di potersi certificare: dagli operatori del wedding a quelli catering, a quelli che realizzano realmente prodotti a km 0. Il percorso di certificazione e quindi la norma stessa non racconta nulla di nuovo; si affida a un buonsenso e lo sottopone nell’ambito sociale, ambientale ed economico a delle regole stringenti affinché si addivenga a questo bollino di certificazione. In primis bisogna dare maggiore attenzione al cliente informandolo sul tessuto del territorio. Il mercato chiede attenzione verso il turista. Questa certificazione è un gioco win-win che deve fare l’imprenditore turistico con l’ospite. Oggi il turista ci chiede attenzione e il modo migliore per farlo, è spiegargli ad esempio in che modo valorizziamo il personale dipendente facente parte dello stesso territorio e la sua remunerazione a livello economico; che tipo di alimenti tipici della zona gli possiamo consigliare e le alternative che ha la nostra struttura, che tipo di prodotto alimentare a km 0 possiamo fornirgli. L’ente di certificazione può darci la possibilità di scalare quelle derive legate all’impossibilità di essere ecologicamente friendly. Anche La sostenibilità della veicolazione sarebbe importante per garantire al turista di muoversi liberamente. Il bollino di certificazione riuscirebbe a far comprendere che attraverso uno standard internazionale siamo capaci di dimostrare ciò che già abbiamo”.
Sul tema della sostenibilità, ha poi proseguito Roberto Gasparro, regista del film “Lui è mio padre” con Giacomo Rizzo tra i protagonisti, che è essenzialmente imperniato sulla tutela dell’ambiente. “Oggi sono in veste di spettatore in questo luogo meraviglioso, – ha detto Gasparro -; purtroppo facendo un giro su questa spiaggia, ho notato mozziconi di sigarette spenti. “Lui è mio padre” intende semplicemente sensibilizzare lo spettatore, invitandolo non a stravolgere la propria vita ma a risparmiare un rifiuto al giorno; se tutti facessimo così, avremmo circa 44 milioni di rifiuti in meno in 24 ore e in una settimana potremmo arrivare addirittura a 280 milioni, raggiungendo risultati incredibili”. “Ci sono persone che si ostinano a non contenere un rifiuto, perché probabilmente a casa non sono delle persone ordinate – ha detto Giacomo Rizzo -. Io sono il cameriere di me stesso e della mia dimora, quindi perché dovrei inquinare l’ambiente circostante?”. E poi ha aggiunto: “Il regista Roberto Gasparro aveva pensato di girare inizialmente il nostro prossimo film al Nord. Oggi si è talmente innamorato delle bellezze di Positano che mi ha confidato che girerebbe qui volentieri. Lo ringrazio per aver tradito la donna del Nord per quella del Sud!”.
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