Turismo, il report di Federalberghi: a Napoli sommerso in crescita

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In “preoccupante crescita” i dati sull’abusivismo e sul sommerso turistico a Napoli. Lo dice Federalberghi Napoli, facendo presente che “a distanza di soli due mesi” da una precedente indagine “gli 8.565 alloggi commercializzati sui principali portali web, sui circa 1.500 dotati di licenza, oggi sono diventati 10.825. Un Incremento di quasi il 30%. Un dato insostenibile che, peraltro, causa una sequenza di illegalità”. Secondo Federalberghi Napoli “oggi è quasi impossibile monitorare il numero di turisti effettivo giunto in città. Se poi analizziamo il fenomeno facendo riferimento solo ad Airbnb, la crescita da agosto 2016 ad agosto 2018 è stata pari al 124,8%. Si è passati dai 3.089 annunci pubblicizzati ai 6.944 alloggi odierni”.Dati, sottolinea Federalberghi Napoli, “volti a sollecitare l’attenzione delle istituzioni in particolare su tre punti nodali che smentiscono luoghi comuni diffusi su questo tipo di attività: non sono forme integrative del reddito perché spesso gli appartamenti vengono gestiti da vere e proprie società che svolgono attività imprenditoriale; non si condivide l’esperienza con il titolare in quanto spesso vengono affittati interi appartamenti dove non abita nessuno; non si tratta di attività occasionali poiché la maggior parte degli appartamenti viene commercializzata per oltre 6 mesi”. Il presidente di Federalberghi Napoli, Antonio Izzo, dichiara: “Abbiamo problemi legati alla sicurezza degli ospiti, al rispetto delle normative sugli impianti, alla concorrenza sleale o all’evasione fiscale. E’ necessario arginare il fenomeno con interventi mirati che non si limitino alla constatazione delle illegalità, ma prevedano rapidi interventi concreti, per questo proviamo a dare il nostro contributo. L’associazione, infatti, mette a disposizione delle istituzioni l’elenco degli alloggi censiti affinché possano svolgersi gli opportuni controlli. Sottolineiamo, infine, la necessità di istituire un registro nazionale degli alloggi turistici e di attuare misure che possano arginare il fenomeno dello spopolamento dei centri storici”, conclude Izzo.