Turismo, il bilancio dell’estate: calano le presenze italiane, sorpesa dall’extra UE

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Foto di Ilnur Kalimullin su Unsplash

Estate di overtourism? Sì, ma solo in alcune località. Estate di grandi numeri? Sì ma grazie soprattutto ai turisti stranieri e meno agli italiani con meno soldi a disposizione e massacrati dal caroprezzi. Insomma è un quadro in chiaroscuro quello che emerge dall’indagine di Assoturismo Confesercenti, realizzata dal Centro Studi Turistici di Firenze, che parla di un trimestre estivo al di sotto delle aspettative con un meno 0,7 per cento di pernottamenti e di una flessione degli italiani (meno 2,9 per cento) compensate però dall’aumento delle presenze straniere (più 1,6 per cento).

In calo il turismo balneare (2 per cento), anche montagna (meno 1 per cento) e termale (meno 1,4 per cento) registrano una flessione. Tiene il turismo culturale, anche qui grazie ai visitatori dall’estero. Il calo della domanda italiana del 2,9 per cento si è sentito in particolar modo nelle località balneari (4,1 per cento), termali (5,3 per cento) e dei laghi (3,7 per cento).

In termini assoluti si stimano per il trimestre estivo 105,4 milioni di pernottamenti di italiani, contro i 108,6 milioni del 2023. I mercati europei che hanno fatto registrare una crescita significativa sono stati la Francia, la Polonia, o Paesi bassi, la Repubblica Ceca e il Belgio. In leggero aumento anche le provenienze dai Paesi Scandinavi, Svizzera, Ungheria e Spagna. Invece, per austriaci, tedeschi e britannici sono state segnalate flessioni di diversa entità.

Per le provenienze dai mercati extraeuropei le indicazioni di crescita significativa sono state per gli statunitensi e gli australiani, ma un aumento è stato rilevato anche per brasiliani, canadesi e coreani. In flessione i flussi cinesi, giapponesi, indiani e in generale le provenienze dai Paesi Arabi. Ad eccezione del Nord Ovest (più 0,4 per cento), in tutte le macro aeree sono state registrate flessioni di diversa entità, in particolare nelle regioni del Nord Est per le quali si stima un calo dell’1 per cento. La flessione stimata per le regioni del Centro scende allo 0,8 per cento, mentre per le aree del Sud e Isole si ferma allo 0,6 per cento.