Tumore del polmone, il valore del tempo e della consapevolezza

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A Roma la sesta edizione dei Be MUT-ual Days di WALCE

Roma, 26 nov. (askanews) – Si è svolta a Roma la sesta edizione dei Be MUT-ual Days, l’evento, organizzato da WALCE (Women Against Lung Cancer in Europe) che ha riunito pazienti, caregiver, oncologi, psicologi, società scientifiche e rappresentanti delle istituzioni per affrontare i temi più centrali in merito ai trattamenti, all’assistenza ed ai bisogni dei pazienti con tumore del polmone. La due-giorni ha ospitato approfondimenti, dibattiti ed aggiornamenti sul tema. Domenico Galetta, Vice-Presidente di WALCE, ha dichiarato: “I protagonisti di questa due giorni sono stati i pazienti, ai quali abbiamo dato voce dando loro la possibilità di manifestarci le esigenze. Sono emerse tante necessità, per noi clinici è stato un momento utile per capirle a fondo”. Sara Farchi, membro della Direzione Salute e integrazione Socio-sanitaria nell’Area Programmazione della rete ospedaliera e Specialistica della Regione Lazio, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni a margine dell’evento: “Noi, come Regione Lazio, abbiamo definito una cabina di regia delle associazioni di settore per governare il supporto di quest’ultime all’interno dei processi decisionali. Questo è il miglior modo per coinvolgere le associazioni ed individuare azioni che possano portare in dote supporto ai pazienti”. Le parole chiave di questa sesta edizione della kermesse sono state innovazione e consapevolezza: in un quadro in costante evoluzione, l’obiettivo della ricerca è dare più speranze ai pazienti grazie anche al sostegno della tecnologia in ambito diagnostico e terapeutico. “La più grande necessità di un paziente è essere ascoltato” – afferma Gianluca Belviso, paziente che da cinque anni ha superato il tumore al polmone – “Il momento in cui viene effettuata la diagnosi è certamente il più difficile, ogni persona reagisce in maniera diversa ed ognuno può aver bisogno di qualcosa di specifico. Nel mio caso specifico, ringrazio la scienza per i progressi che ha compiuto; io sono senza malattia da cinque anni, ma anche quando ci ho convissuto, ho sempre condotto la mia vita regolarmente, senza mai rinunciare a nulla”. Le nuove tecnologie e le ultime frontiere della medicina di precisione appaiono centrali per migliorare le condizioni delle persone con tumore del polmone, in particolare per valorizzare al meglio il tempo dei pazienti, con l’obiettivo di aumentale la sopravvivenza libera da malattia.